Nel pomeriggio di Sabato 24 Giugno, l’auditorium Ilario Roatta di Sant’Agata dei Goti ha ospitato la cerimonia di consegna del Premio Internazionale Samnium, prestigioso riconoscimento giunto alla terza edizione. Tra i premiati c’era anche Michele Mele, giovane matematico salernitano, ricercatore presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi del Sannio.
Lo scienziato dell’ateneo sannita ha ricevuto un riconoscimento speciale dalla giuria per il suo libro “L’Universo tra le Dita” (Edizioni Efesto), un saggio divulgativo che raccoglie le storie di dieci scienziati con patologie della vista vissuti tra il XVII secolo e i giorni nostri. Quest’opera si prefigge di eradicare i preconcetti che ancora oggi allontanano, spesso fin dall’infanzia, gli ipovedenti ed i non vedenti dalle discipline scientifiche, considerate a torto a loro inaccessibili. Con uno stile scorrevole ed un linguaggio semplice ed accattivante, Mele accompagna il lettore alla scoperta di figure a cui facilmente ci si affeziona, apprendendo al contempo irrinunciabili lezioni sull’importanza del contesto e sul ruolo della fiducia nell’eliminare pietismo ed autocommiserazione.
Essendo nato con un’eredodegenerazione retinico maculare, il matematico salernitano conosce personalmente questi pregiudizi ed ha deciso di contrastarli, non solo con il suo libro, ma anche fondando, insieme ad altri scienziati con patologie della vista, la campagna “<Science in Braille”, iniziativa promossa dall’Onu e dal Royal Academy of Science International Trust di Londra. Tra i vincitori delle sette sezioni, tra i quali figurano non solo scrittori campani, ma anche molti autori provenienti da altre regioni d’Italia e dall’estero, è stato proprio il ricercatore dell’ateneo sannita a ricevere l’applauso più lungo e sentito dalla platea santagatese, il che fa ben sperare per la diffusione del suo messaggio di speranza ed inclusione.