Una ricorrenza di quelle importanti, i primi 40 anni dalla nascita della Misericordia di Avellino e una “festa”- celebrazione rinviata di due anni a causa dell’emergenza covid e quindi, ben 42 candeline da spegnere.
Oltre quattro decenni in trincea da parte del mondo del volontariato legato alla Confraternita Misericordia Avellino nata, non a caso dopo il terribile terremoto che ha seminato macerie e morte nel 1980 per dare sostegno alla cittadinanza in caso di emergenze di ogni genere.
Questa mattina lungo Corso Vittorio Emanuele i volontari rappresenti del Presidente Massimo Dente insediatosi lo scorso gennaio, hanno incontrati la cittadinanza per far comprendere, se ce ne fosse bisogno, il senso tutto della “missione” dei membri della Confraternita.
Le ambulanze entrano al Corso sulle note della canzone di Mr. Rain “Supereroi”.
“Ma non ci sentiamo per niente degli eroi– dice il Presidente Dente-Non ci facciamo forti di questo aggettivo che con onore qualcuno ci attribuisce. Noi siamo comunissime persone che diamo una mano e il loro tempo a disposizione di chi ha bisogno. Siamo costantemente operativi sul territorio con il supporto delle ambulanze per trasporti ordinari, di disabili, di anziani. Facciamo anche assistenza ad ogni tipo di manifestazioni, eroghiamo presidi sanitari in sede alle persone bisognose di materiale ortopedico e vari ausili che purtroppo non tutte le persone possono permettersi di comprare. Da noi è tutto gratuito e sempre a disposizione”.
I valori pilastro della Misericoria sono, dunque, i principi di solidarietà e carità cristiana, che vengono sperimentati quotidianamente durante i servizi di assistenza sociale e di protezione civile.
I volontari della Misericordia hanno una formazione specifica in campo sanitario e tecnico, e prendono parte periodicamente a esercitazioni pratiche e corsi di aggiornamento sanitari e di protezione civile, secondo le linee e i programmi emanati dalla Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia.
Durante la mattinata gli equipaggi di soccorso sono stati impegnati nella gestione di scenari simulati di incidenti, infortuni ed emergenze, mentre tutti i bambini ma anche adulti hanno avuto la possibilità di farsi delle foto che poi sono state stampate e consegnate al momento.