I finanzieri dei Comandi provinciali di Salerno e Napoli hanno eseguito un’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Salerno, su richiesta della Dda salernitana, nei confronti di 8 persone per il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e altri reati correlati.
Dalle indagini è emersa l’esistenza di un gruppo dedito allo spaccio di stupefacenti capeggiato da Domenico Tamarisco, detto “Nardiello”, con precedenti specifici e sottoposto a sorveglianza speciale nel comune di Scalea.
L’uomo, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, si sarebbe posto quale elemento di collegamento tra soggetti riferibili a clan camorristici di Torre Annunziata e altri affiliati a cosche calabresi attive nel Reggino, con lo scopo di reperire ingenti partite di cocaina a prezzi di favore da trasferire in Campania.
Secondo l’articolata e rigida ripartizione di compiti, Tamarisco avrebbe ricoperto una posizione di vertice e di coordinamento dell’attività, occupandosi dell’approvvigionamento della droga, mentre i calabresi Rovito e Santagada e il nocerino Maiorino si sarebbero occupati del trasferimento dello stupefacente dalla Calabria alla Campania.
Nell’ambito delle indagini, il 13 gennaio 2022, le Fiamme gialle del nucleo di polizia economico-finanziaria di Salerno e di Napoli hanno sottoposto a controllo un’auto, procedendo al sequestro di 6 panetti di cocaina per un peso complessivo di oltre 7 kg, nascosti all’interno di vani situati nel bagagliaio e sotto il cruscotto.
La droga, del valore di mercato di oltre 4 milioni di euro, sarebbe stata destinata ad esponenti della criminalità organizzata dell’area oplontino e dell’agro nocerino-sarnese. Tra le contestazioni mosse a Tamarisco vi è quella relativa all’acquisto di un carico di 200 kg di cocaina provenienti dalla Calabria.