Nell’ambito del festival Salerno Letteratura, che si terrà dal 17 al 24 giugno, la Fondazione Plart presenta la mostra: La scrittura democratica a cura di Carmen Pellegrino. Per secoli, leggere, studiare e scrivere in un ambiente deputato ha significato trascorrere delle ore tra complementi d’arredo austeri e utilizzare strumenti elitari, costosi e per niente pratici. Il Novecento ha dato uno scossone a tutto questo innescando una profonda trasformazione grazie a quella straordinaria avventura che è stata l’invenzione della plastica, il materiale democratico per antonomasia. Accessibile a tutti e capace di una versatilità che non ha eguali, la plastica ha permesso nel tempo il rinnovamento della progettazione industriale dando ampio spazio a colore e praticità, l’abbattimento dei costi di produzione e la conseguente esplosione dei consumi. Lo scriptorium si popola, così, di suppellettili comode, vivaci ed economiche. La scrittura democratica è la mostra del Museo Plart che ricostruisce questo ambiente nella sua versione moderna e aggiornata. Ne è curatrice Carmen Pellegrino, che nei suoi libri mette a fuoco i temi dell’esclusione sociale e del progresso storico. La Olivetti Valentine di Ettore Sottsass, le cassettiere Kartell e la scrivania progettata da Vittorio Introini sono esposte insieme a tanti altri piccoli e grandi pezzi che hanno fatto la storia del design. La Pellegrino, entrando in empatia con ciascuno di questi oggetti, li sottrae all’anonimato restituendo loro una dimensione intima e privata.
La scrittura democratica è anche il titolo del video diretto da Pasquale Napolitano a corredo della mostra.
Traendo spunto dalle tematiche della mostra, la Fondazione Plart ha programmato due talk anch’essi ospitati negli spazi di Palazzo Fruscione:
19 giugno 2023 ore 19:30 LA SCRITTURA NELL’ERA DIGITALE
Incontro con Alessio Forgione, in dialogo con Mirella Armiero. Introduce Paolo Di Paolo. Sullo sfondo dell’evoluzione tecnologica, Forgione riflette sul passaggio dalla macchina da scrivere al computer fino ai device tascabili che hanno soppiantato carta e penna, e si interroga su quanto l’uso dei nuovi strumenti digitali incida sul processo creativo dello scrittore.
21 giugno 2023 oe 19:30 LO SCRIPTORIUM NELL’ERA DEI POLIMERI
Incontro con Carmen Pellegrino. Conduce Pina De Luca. Partendo dagli oggetti che sono protagonisti de La scrittura democratica, la scrittrice cilentana evidenzia come, nell’era dei polimeri, il lavoro di chi scrive possa finalmente avvalersi di nuovi strumenti più pratici ed economici, che allargano la platea dei consumatori e contribuiscono così all’evoluzione della società in senso democratico.
PLART. Nata a Napoli nel 2008, la Fondazione Plart è un ente museale che ha l’obiettivo di diffondere la cultura della plastica e del design mettendo in evidenza i nuovi scenari determinati dal “materiale delle meraviglie” e sostenendo la ricerca di artisti e designer che si rivolgono alle bioplastiche. La collezione di oggetti in plastica della Fondazione è frutto della donazione dei fondatori Maria Pia Incutti e Salvatore Paliotto. Gli oltre 2000 oggetti che la compongono sono il risultato di un paziente e attento lavoro di scouting condotto dalla collezionista Maria Pia Incutti, soprattutto dagli anni Settanta agli anni Novanta, nelle aste, nei negozi di modernariato e nei mercatini di tutto il mondo. Un patrimonio di oggetti incrementato nel tempo anche dalle donazioni che collezionisti, artisti e designer hanno fatto alla Fondazione. Per il particolare valore di tale collezione, nel 2009 al Plart viene riconosciuto dalla Regione Campania lo status di Museo di interesse regionale. Dal 2010 il Museo è entrato a far parte della rete dei Giacimenti del Design Italiano istituita dalla Triennale di Milano – Museo del Design. Dal 2020 il Plart figura tra i Luoghi del Contemporaneo, progetto promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del MiC Ministero della Cultura, per la mappatura e la promozione dei luoghi dell’arte contemporanea in Italia. Nel 2021 la Fondazione Plart è stata riconosciuta come Istituzione di Alta Cultura della Regione Campania.
SALERNO LETTERATURA. Dal 17 al 24 giugno si terrà l’undicesima edizione di Salerno Letteratura. Saranno oltre centosessanta gli ospiti, italiani e internazionali, che animeranno il centro storico di Salerno per confrontarsi con il pubblico e rendere omaggio alla figura di Domenico Starnone, a cui il festival è dedicato in occasione dei suoi ottant’anni. Il tema scelto per questa edizione prende infatti spunto dalla sua ultima pubblicazione L’umanità è un tirocinio (Einaudi), e a lui è stata affidata la prolusione. Tra i protagonisti di quest’anno: Niccolò Ammaniti, Luc Dardenne, Chiara Gamberale, Ayelet Gundar-Goshen, Geoff Dyer, Emilio Isgrò, Anthony Pagden, Roberto Esposito, Matteo Paolillo, Sydney Sibilia, Javier Castillo, Amir Issaa, Patrizia Rinaldi, Gian Mario Villalta, Antonio Monda, Kasey Lansdale, Lucia Annunziata, Ernesto Assante, Luigi Contu, Aldo Schiavone, Maurizio de Giovanni, Diego De Silva, Bruno Gambarotta, Enrico Terrinoni, Antoine Wauters, Francesca Mannocchi, Miguel Gotor, Giulio Scarpati, Dacia Maraini, Lidia Ravera, Igiaba Scego, Miguel Bonnefoy, Marco Balzano, Philippe Audegean, Derk Visser, Jiri Hajicek, Massimo Capaccioli, Ernesto Galli della Loggia, Biagio de Giovanni, Eva Cantarella, Sabina Guzzanti, Daniele Mencarelli, Victoria Belim, Annalena Benini, Yaryna Grusha Possamai, Licia Troisi, Gabriella Genisi, Marino Niola, Elisabetta Moro, Francesco Piccolo, Roberto Andò, Cristina Donadio, Paolo Pagliaro, Salvatore Rossi, Annalisa Strada e moltissimi altri. Dieci le sezioni del festival: Finzioni-Il mondo narrato; Classica; Sguardi sul mondo attuale – Economia/Verifica dei poteri; Salerno Filosofia; Summer School; Spazio ragazzi; Incanto – Musica/ Poesia; I Lusiadi; Dialoghi; Scuola di lettura. Numerose le novità volute dai direttori artistici Gennaro Carillo e Paolo Di Paolo, dal direttore organizzativo Ines Mainieri e dalla curatrice del programma ragazzi Daria Limatola. Salerno Letteratura propone la sua scuola di lettura: cinque incontri a Palazzo Fruscione con insegnanti davvero speciali che guideranno il pubblico alla scoperta dei classici e non solo. Per l’inaugurazione del festival si terrà l’evento Ciao Signora Dalloway! Un omaggio musicale e floreale a Virginia Woolf e al suo romanzo che prevede letture e una sfilata in costume ispirata agli anni Venti con gli studenti del Conservatorio Martucci. L’undicesima edizione si arricchisce di un nuovo format, Il Dibattito Sì! Tre incontri su temi di rilievo (“Dialogo sulla città a venire”, “La (brutta) fine degli intellettuali in Italia” in collaborazione con Trame festival e sotto l’egida della Rete dei festival del Sud, “Dante politico”) con esperti del settore chiamati a confrontarsi intorno a un tavolo. Da segnalare la sezione I Lusiadi, nata da un’idea di Giorgio De Marchis e Igiaba Scego, una finestra riservata ad autori e autrici del Novecento che hanno scritto in portoghese i propri capolavori o che hanno fatto della letteratura portoghese non un luogo da scoprire ma una casa a cui fare ritorno. Ci saranno quattro lezioni d’autore dedicate a Clarice Lispector, José Saramago, Caetano Veloso e Antonio Tabucchi. Inoltre, per discutere del Brasile e di tutte le sue contraddizioni sarà ospite Márcia Tiburi Vero, una delle intellettuali brasiliane più coraggiose e autorevoli del panorama contemporaneo.