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La Curva Sud torna a far sentire la sua voce. Attraverso un comunicato ufficiale, il tifo organizzato e pronto a disertare di gare casalinga dell’Avellino in caso di mancata chiarezza. “Dopo un’altra annata di delusioni, mortificazioni, false speranze e silenzi siamo sempre al solito punto morto. Ci troviamo ancora una volta, per amore e per orgoglio, a dover difendere il bene più prezioso di questa città. Pensavamo di aver assistito a tutto durante gli ultimi anni, ma non avevamo ancora fronteggiato un insensato immobilismo, sfociato in un estremo menefreghismo e in un silenzio assordante da parte dell’attuale società. Dopo l’ennesima stagione fatta di ombre, di poca trasparenza, obiettivi sventolati e mai raggiunti, siamo qui alle porte di un nuovo campionato con tanti, forse troppi, punti interrogativi ai quali, stavolta, pretendiamo di avere risposte e azioni concrete perché siamo stanchi delle prese in giro. Siamo stanchi delle umiliazioni subite, così come siamo stanchi di essere ostaggio di persone incompetenti che stanno abusando del nostro amore e maltrattando la nostra storia ultracentenaria. Pretendiamo rispetto e chiarezza per una piazza che esprime amore e supporto incondizionato ma che viene costantemente umiliata e tradita.

Per questo, se NON ravviseremo trasparenza e lealtà nei confronti di una piazza che ha sempre fatto sacrifici, mettendoci la faccia e non abbandonando mai i nostri colori.

Se la società NON dimostrerà di voler gestire con serietà e professionalità l’US AVELLINO 1912. Se NON si deciderà (ed in fretta) di ripartire con un progetto serio ed ambizioso e se si continuerà a mancare di rispetto alla tifoseria, ci ritroveremo nostro malgrado costretti a compiere un gesto necessario.

Per portare avanti la nostra protesta pacifica e fondata su quattro anni di errori ed orrori di questa società, diserteremo le partite in casa dell’U.S. Avellino, seguendo la squadra solo ed unicamente in trasferta.

Questa presa di posizione, ragionata ma sofferta, richiede l’aiuto ed il supporto di tutto il POPOLO BIANCOVERDE. Bisogna far capire all’attuale società che una tifoseria come la nostra non merita di essere bistrattata in questo modo; bisogna far comprendere alla dirigenza che serve quel reale cambio di rotta che tutti noi, nella speranza di essere smentiti, ci auspichiamo avvenga al più presto”.