Tempo di lettura: 5 minuti

In previsione delle prossime sedute del Consiglio comunale dedicate alla approvazione del bilancio 2023-2025, la commissione Bilancio, presieduta da Walter Savarese d’Atri, ha iniziato con l’assessore Pier Paolo Baretta l’esame della delibera 163 approvata in Giunta.
Uno schema di bilancio previsionale del valore di circa 8 miliardi, ha illustrato Baretta, nel quale le entrate correnti ammontano a 1 miliardo e 260 milioni, mentre a 1 miliardo e 79 milioni ammontano le uscite, essenzialmente connesse al Pnrr, e a 647 milioni le spese ereditate, che causano minore agibilità all’Ente. Ammontano invece a 37 milioni i debiti fuori bilancio, ha spiegato l’Assessore, che ha fatto il punto su diversi aspetti.
Sugli alloggi ERP, ad esempio, ha proposto un Piano di cessione a condizioni agevolate per coloro che sono in regola, una misura che risolverebbe una serie di questioni sia di carattere sociale che finanziario. Tra le novità, l’aumento a 2 milioni di euro della tassa di soggiorno da destinare alla cultura e al turismo e, per gli investimenti più importanti, per i quali l’Amministrazione non dispone di fondi in bilancio – ad esempio il Garittone, la rete fognaria, la manutenzione della funicolare di Montesanto – la possibilità di aprire una linea di credito con la Banca Europea di Investimenti e con il Credito sportivo per far fronte a questi interventi prioritari.
Sono invece pari a 370 milioni le spese per i contratti di servizio, ha spiegato l’Assessore, a 82 milioni quelle per le utenze, a 61 milioni (+60%) quelle per l’energia e a ben 11 milioni quelle per il consumo di acqua. Destano anche qualche preoccupazione le spese indotte connesse al PNRR, per questo vanno valutati gli effetti con molto anticipo da parte dei servizi.
Alle richieste dei consiglieri Salvatore Guangi (Forza Italia) e Nino Simeone (Misto) l’Assessore ha chiarito che subito dopo l’approvazione del bilancio si potrà aprire un confronto sugli alloggi ERP da inserire nel Piano di cessione e sulla definizione delle opere prioritarie da inserire nel Piano di investimenti, che realisticamente dovrebbe valere circa 30 milioni di euro, da finanziare con il mutuo BEI del quale ora si inizia a discutere.
Nel corso della riunione sono emerse una serie di osservazioni da parte dei consiglieri sul Regolamento Tari, come la possibilità, illustrata dal presidente Savarese, di approvare un ordine del giorno che consenta di spalmare su più rate il saldo, o la proposta di Sergio D’Angelo (Napoli solidale-Europa Verde-Difendi la città) di approvare una mozione di accompagnamento che impegni Asìa a prevedere un’ organizzazione operativa che sostenga le condotte virtuose degli utenti, o un emendamento che preveda nel Regolamento forme di esenzione per famiglie nullatenenti o indigenti, una misura di Welfare da finanziare con fondi propri senza ulteriormente colpire i contribuenti. Per Catello Maresca (Gruppo Maresca) l’azienda Asìa non funziona, si assiste al fallimento di un servizio dai costi inaccettabili per la raccolta e per il quale servirebbe una riforma radicale, è ora che anche l’Ammministrazione si pronunci su questo. Rosario Andreozzi (Napoli solidale – Europa verde- Difendi la città) ha chiesto a stretto giro un focus sull’organizzazione dell’azienda, che registra troppe esternalizzazioni e che non funziona come dovrebbe. Per Salvatore Guangi (Forza Italia) nel Regolamento vanno previste forme di esenzione per le strutture parrocchiali e va fatto il punto sull’incremento della raccolta differenziata.
Su tutti questi aspetti l’assessore Baretta ha dato la propria disponibilità a discutere nella commissione competente prima della prossima seduta del Consiglio comunale.

Riunione sull’avanzamento dei progetti sociali finanziati dal Pnrr, oggi, all’assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Napoli.
Con un budget di 8 milioni (+ 4 di integrazione di risorse), si legge in una nota, i referenti dell’area Welfare e dell’area Coesione hanno illustrato all’assessore Trapanese gli investimenti sulle varie misure che prevedono lavori di adeguamento e di ristrutturazione di immobili e servizi: 3 gruppi di appartamenti e una centrale operativa sociale per anziani non autosufficienti (2 milioni 460 mila euro); 2 gruppi appartamenti per persone con disabilità (715 mila euro); 6 gruppi appartamenti per housing First (per un totale di due milioni 130 Mila euro) e 3 stazioni di posta (per 2 milioni 610 mila euro) per i senza dimora. Questa la distribuzione dei fondi a disposizione sui progetti da portare avanti.
Con il Pnrr le politiche sociali potranno finalmente attuare sperimentazioni e innovazioni per uscire dall’empasse di sistemi di accoglienza e di accompagnamento alle fragilità ormai inadeguate per esigenze e numeri in continua crescita”, ha spiegato l’assessore Trapanese. Per gli anziani è previsto un servizio residenziale socio-assistenziale rivolto a persone ultrasessantacinquenni, autonome e semiautonome, che optano per una scelta di convivenza pur nel contesto di una soluzione abitativa autonoma. Per le persone disabili si punta ad organizzare la loro autonomia dalle famiglie in una vita indipendente, ricostruendo nella socialità del gruppo-appartamento la loro crescita individuale e di indipendenza, attraverso progetti educativi.
Il diritto alla casa per i senza dimora verrà salvaguardato con l’approccio del “primo alloggio” mettendo a disposizione appartamenti per singoli individui, piccoli gruppi o famiglie fino a 24 mesi. Oltre a ciò, saranno attivati progetti personalizzati per ogni singola persona.
Le “stazioni di posta” saranno, infine, centri di servizio e di inclusione che dovranno offrire, oltre a un’accoglienza notturna limitata, servizi importanti come quelli sanitari, di ristorazione, distribuzione postale, mediazione culturale, consulenza, orientamento al lavoro, consulenza legale, distribuzione di beni.
Sono molto soddisfatto di come, con determinazione e impegno, tutti gli uffici coinvolti stanno collaborando alla realizzazione di questo sogno. Il Pnrr ci aiuterà finalmente a dare risposte più efficaci e personalizzate in un momento storico che vede dilagare povertà, solitudini familiari, fragilità trasversali”, ha concluso Trapanese.