Continua il processo a carico delle cinque persone a giudizio per l’inchiesta del pm Francesco Sansobrino e della Guardia di Finanza sui concorsi truccati per entrare nelle forze dell’ordine.
Nel processo, sono imputati: Giuseppe Sparaneo, 53 anni funzionario dei vigili del fuoco di Benevento; Claudio Balletta, 67 anni, di Roma, Dipartimento dei vigili del fuoco; Antonio De Matteo, 70 anni, di Benevento, funzionario in pensione dei Vigili del Fuoco; Vito Russo, 40 anni, Carabiniere di Benevento e Antonio Laverde, 45 anni, Maresciallo della Guardia di Finanza di Roma. Le cinque persone sono accusate di associazione a delinquere e corruzione.
Secondo gli inquirenti avrebbero percepito da candidati di concorsi pubblici o dai loro genitori, ma anche da aspiranti candidati di concorsi pubblici non ancora pubblicati, ingenti somme di denaro per accedere al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, nella Polizia di Stato, nell’Arma dei Carabinieri e nella Guardia di Finanza.
Nel processo sono impegnati gli avvocati Bruno Naso, Antonio Leone, Domenico Chindamo, Iodice, Vincenzo Sguera e Francesco Golia. Questa mattina, durante l’udienza dinanzi al Collegio del Tribunale di Benevento, presidente Rotili, a latere Monaco e Nuzzo, è ripresa l’istruttoria. In aula le difese hanno chiesto di valutare se esistono i presupposti per l’accesso a riti alternativi. L’udienza, quindi, è stata rinviata a quella già calendarizzata del 4 luglio.
Dall’inchiesta è emerso un particolare inquietante: in piena emergenza Covid, durante il lockdown, un’auto rossa dei pompieri di Benevento viaggiava per consegnare liberamente in giro le penne usb che contenevano l’intera banca dati dei quiz per superare una prima fase del concorso per l’ammissione al corpo dei vigili del fuoco.
Ricordiamo che a firma del sostituto procuratore Barbato, sono stati notificati gli avvisi di chiusura indagini ad altre 110 persone. Si tratta di concorrenti e loro familiari con posizioni processuali differenziate, per avere, secondo l’accusa, versato denaro o commesso irregolarità per questi concorsi.