“Siamo qui perché in Italia non c’è nessun dialogo tra l’azienda e i nostri delegati dentro gli stabilimenti. Noi siamo qui a Poissy perché non ci sono comunicazioni a livello nazionale. Noi siamo qui perché è necessario aprire un confronto e un dialogo contrattuale nei confronti dell’azienda”. Ha arringato i lavoratori Michele De Palma, segretario generale della Fiom Cgil. Il suo sindacato ha portato rappresentanti di tutti gli stabilimenti di Stellantis sotto le finestre dell’amministratore delegato a Parigi Poissy.
Presente anche una delegazione dello stabilimento di Pratola Serra, con il testa il Segretario delal Fiom Cgil, Giuseppe Morsa: “Siamo a Poassy per chiedere l’aumento della produzione negli stabilimenti italiani. Ma soprattutto per chiedere un futuro per Il nostro Paese a partire dalla provincia di Avellino, dove prendono treno per cercare lavoro 3000 giovani all’anno”.
La data scelta è il 2 giugno, festa della Repubblica Italiana, che è fondata sul lavoro, come recita la Costituzione. E l’accusa del sindacato alla multinazionale è che le sedi italiane sono trascurate. C’è anche una delegazione di Mirafiori, che secondo la Fiom versa in condizioni particolarmente critiche: dal 2014 a oggi avrebbe perso il 38% della sua forza lavoro e di questo passo, senza nuove assunzioni, chiuderà, dicono, tra sette anni.
Proprio a Torino quindi si sono ritrovati i manifestanti il giorno prima, per riunirsi in assemblea davanti al Municipio. Subito dopo la partenza per la Francia.