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Grazie. Grazie di averci dato la speranza di trovarla. Grazie di averci creduto ed aiutato. Grazie dal profondo del cuore di una famiglia distrutta, di fratelli che non hanno avuto la possibilità di cullare il proprio nipote. Di genitori che sono stati privati del diritto di essere tali“. Lo scrive la sorella di Giulia Tramontano, la 29enne incinta di sette mesi uccisa a Senago, nella prima storia Instagram condivisa dopo le notizie del ritrovamento del corpo e del fermo per omicidio del fidanzato. “La nostra famiglia sarà per sempre unita come in questa foto“, aggiunge, condividendo un’immagine che ritrae tutti insieme, mamma, papà e figli.

Era un bravo ragazzo, mai e poi mai ci saremmo aspettati da questa faccia d’angelo” ciò che poi è accaduto. Così il padre di un amico di Alessandro Impagnatiello, fermato per l’omicidio della 29enne Giulia Tramontano, incinta di sette mesi, a Senago (Milano). “Era considerato uno dei più belli della compagnia – ha aggiunto – Lui e mio figlio si sono sentiti il 30 maggio“, il giorno dopo che lui stesso aveva denunciato la scomparsa della donna. “Era sconfortato per la sparizione di Giulia, i suoi amici cercavano di consolarlo e aiutarlo. Mai e poi mai si pensava a questo epilogo. Quando abbiamo visto il telegiornale stamattina, non riuscivamo a crederci“.

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