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“Se non abbiamo ancora trovato Giulia è perché non ho fatto abbastanza. Vi chiedo di fare ancora uno sforzo”. Lo scrive in un nuovo post sui social Chiara Tramontano, la sorella di Giulia, la 29enne, incinta di 7 mesi, scomparsa tra la sera di sabato e domenica scorsa da Senago, nel Milanese.

Intanto, nelle indagini, condotte dai carabinieri e coordinate dall’aggiunto di Milano Letizia Mannella e dal pm Alessia Menegazzo, si sta cercando di ricostruire quel “buco” di ore, tra la tarda serata di sabato, quando il telefono della donna è risultato non attivo, e domenica mattina, quando il suo fidanzato, Alessandro Impagnatiello, barman in un albergo di lusso a Milano, è uscito di casa per andare a lavoro verso le 7. Nel pomeriggio, dopo essere rientrato, ha denunciato la sparizione della compagna. Ciò che è stato ricostruito al momento nell’inchiesta, attraverso l’acquisizione di messaggi inviati dalla 29enne ai familiari e ad un’amica nella serata di sabato, delle telecamere di sorveglianza attorno alla casa e con l’audizione di testi, è che la giovane proprio sabato avrebbe litigato pesantemente col fidanzato, dopo aver scoperto in quelle ore che il 30enne avrebbe avuto una sorta di vita parallela con un’altra donna, anche lei ignara dell’altra relazione e pure lei rimasta incinta (la gravidanza si era interrotta).

Le ultime tracce di Giulia Tramontano sono quei messaggi inviati sabato sera e le immagini di una telecamera che la riprende verso le 21.30. In un whatsapp ad una sua amica aveva detto di essere scossa e turbata dopo il litigio col fidanzato e la scoperta del tradimento, che avrebbe confidato anche ai familiari. Tra l’altro, sempre sabato, stando alle indagini, la giovane avrebbe visto proprio quella donna con cui il fidanzato aveva una relazione. Al momento, proseguono incessanti le ricerche di Giulia a Senago e nelle campagne circostanti e gli inquirenti non possono escludere alcuna pista in una vicenda che potrebbe aver avuto una conclusione tragica.