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Un provvedimento molto atteso e che dà tranquillità e certezze ai tanti operatori. Nei mesi scorsi abbiamo istituito un tavolo di lavoro con gli uffici competenti, le organizzazioni rappresentative degli operatori mercatali e con alcuni esponenti del Consiglio Comunale, per dirimere una serie di questioni attinenti alla corretta applicazione del canone ai mercati, su strada o in struttura fissa. Abbiamo valutato e accolto molte questioni avanzate dai mercatali riguardanti l’applicazione, per i mercati su strada, del canone temporaneo in luogo di quello permanente, precedentemente applicato, in coerenza con le più recenti sentenze della Cassazione”. Lo dice l’assessore al Turismo del Comune di Napli, Teresa Armato, in merito alla riforma del canone unico dei mercati.
L’Amministrazione nel 2022 ha previsto la proroga fino al 2032 delle concessioni attualmente in essere, ora sono state previste modalità semplificative per effettuare le verifiche sulla regolarità tributaria dei concessionari, verifiche propedeutiche ai rinnovi fino al 2032. Un’ulteriore innovazione riguarda i rateizzi, con una maggiore possibilità per gli operatori di sanare eventuali morosità, in considerazione delle difficoltà degli ultimi anni.
Le modifiche al Regolamento – ha osservato l’assessore al Bilancio Pier Paolo Baretta – consentono un miglioramento della gestione di un settore così importante per l’economia cittadina, ma anche delle entrate comunali e offrono al settore una occasione di ripartenza che il Comune vuole sostenere”.

TARI –È giusto adeguarsi agli obblighi di legge ma non nascondiamoci dietro un dito: la Tari a Napoli dal 2024 (col voto in consiglio di oggi) aumenterà del 20% per famiglie e commercianti. Mancano impianti di trattamento adeguati (i nostri rifiuti viaggiano su navi e su treni) e c’è un’evasione da record: la tassa sui rifiuti viene pagata da 4 napoletani su 10, con una perdita di 770 milioni solo negli ultimi dieci anni. Ecco cosa succede quando si governa con i populisti: prima si conquista il consenso promettendo di contrastare ingiustizie e iniquità e poi si aumentano i tributi”.
Così in una nota congiunta Francesca Scarpato, segretario metropolitano di Azione Napoli, Giuseppe Sommese, segretario regionale di Azione e Luciano Crolla, segretario cittadino di Azione.
Se davvero uno valesse uno, come racconta lo slogan preferito di una certa area politica, ci si concentrerebbe sul combattere l’evasione e non sull’ aumentare le imposte a tutti cittadini.
Il Consiglio ci ripensi prima che sia troppo tardi e si mettano in campo tutte le iniziative possibili per evitare che questo provvedimento divenga un vero e proprio salasso per intere famiglie. Noi ci siamo”, conclude la nota.

Non solo l’amministrazione Manfredi ha affidato ai privati la riscossione ma oggi si presenta in aula per approvare a botta di maggioranza l’aumento della Tari del 20 per cento. Lo avevamo detto che il Patto per Napoli, al di là dello slogan, aveva nelle sue pieghe un indebitamento e un prezzo che sarebbe stato caro assai sulla pelle dei napoletani”. Così la consigliera del Gruppo misto, Alessandra Clemente, che aggiunge: “L’aumento dell’Irpef fu il primo segnale, ora ecco il secondo che non può restare inosservato o taciuto. Dopo un anno, avremmo voluto non avere ragione e pertanto voteremo in modo libero e convinto il no a questo aumento”. La consigliera annuncia battaglia “per un modello di riscossione umano e non disumano e per un approccio non ipocrita al fenomeno della riscossione” e punta l’accento sulla necessità di “attaccare i grandi morosi tra cui figurano anche importanti istituzioni pubbliche”.

FORZA ITALIAQuesto 30 maggio andrà ricordato come una delle giornate piu buie di questa amministrazione, dopo un anno e mezzo di questa consiliatura potete esserne certi. Questo rincaro, non il primo assolutamente perché ricordiamolo segue quelli dell’addizionale Irpef, della tassa di soggiorno e di quella d’imbarco. 

Alzi la mano chi è contento del livello di pulizia della città o di come procede la differenziata. Quindi, vogliamo ribadirlo a chi non fosse chiaro, dopo l’addizionale comunale Irpef, aumentata dallo scorso primo gennaio dello 0,1% e l’annuncio di un ulteriore rincaro (della stessa entità) dal 2024, la tassa di imbarco incrementata di due euro a passeggero in partenza da Capodichino (dall’estate) e l’aumento di 50 centesimi a persona, per notte, della tassa di soggiorno (per tutti, indistintamente da quante stelle abbia l’hotel in cui si soggiorna) – ecco crescere anche la Tari. 

E stavolta è una vera stangata perché stiamo parlando del 20% in più, una scelta scellerata che ovviamente noi non appoggeremo ma che passerà, perché votata dalla maggioranza. 

La maggioranza voterà oggi un aumento considerevole, basti pensare che mediamente una famiglia di quattro persone che pagava prima 420 euro, vedrà la tassa rifiuti crescere fino a 500 euro almeno. E non importa la fascia di reddito o se la casa in cui vive sia fatiscente o meno. Il tutto, mentre il Comune annuncia, approvando il Rendiconto 2022, che l’indebitamento si è ridotto. Quasi una beffa. Semplice cosi, l’indebitamento si riduce perché i debiti li avranno i contribuenti, quelli che riusciranno a pagare perché faranno ulteriori sacrifici per arrivare alla fine del mese. Piuttosto che spiattellare una scelta del genere come se fosse una cosa normale, si sarebbe dovuto dire ai contribuenti cosa non funziona e perché non si arriva ad un livello di servizio soddisfacente. Perché in alcune zone la differenziata non è partita? Quali le verifiche effettuate? Da chi? Con quali modalità? Quali le classificazioni rapportate al presunto consumo? Come si  spiega che l’area nuda di un parcheggio di un’auto (che non produce rifiuti) viene sottoposta ad una pesante tassazione, che ora è  pure addirittura ritenuta insufficiente?

Probabilmente se si svolgesse con oculatezza il servizio della rimozione dei rifiuti, non vi sarebbe alcuna necessità di incrementare la tassazione, addirittura del 20 per cento.

L’’Assessore Baretta dice ai giornali 700 milioni di Tari non pagata a Napoli e il problema della riscossione, ancora al 50%, rispetto alla platea individuata. Siamo certi che ora tutti pagheranno? O saranno sempre insoliti a pagare? Gli stessi che pagavano prima ora pagheranno anche il 20% in piu. Gli altri? Quelli che non pagavano? A ma adesso dimenticavamo che ci  sarà l’azione della società di riscossione “Municipia – Obiettivo Valore”.

Quindi, come citava stamane un giornale, mentre tutta la città si prepara a festeggiare lo scudetto, il comune di Napoli prepara una brutta sorpresa per i suoi cittadini. 

L’assessore ha spiegato nei giorni scorsi che l’aumento dei costi non sarà uguale per tutti: «Stiamo valutando forme di compensazione, visto anche l’aumento dei costi energetici. È ragionevole dare un bonus ai contribuenti Tari». La tassa per i rifiuti si paga in 4 rate annuali ed è sull’ultima, quella prevista a dicembre, che dovrebbe abbattersi il rincaro. In vista di fine anno, la giunta guidata dal sindaco Gaetano Manfredi studia un contributo per alleggerire l’impatto dei nuovi costi perlomeno alle famiglie. Un bonus che graverebbe sulle casse del comune per circa 20-30 milioni.