Tempo di lettura: 3 minuti

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Sergio Ferrara, Responsabile provinciale sanità di Fratelli d’Italia Sannio:

La pubblicazione di qualche giorno fa, della statistica Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) dello studio riferito a 53 ospedali sul territorio nazionale, evidenzia diffuse criticità che individuano ben 12 aziende ospedaliere da considerare tra le peggiori d’Italia per le lunghe liste di attesa, per un ridotto rapporto personale sanitario-pazienti afferenti alle cure, per macchinari obsoleti e, cosa ancor più grave, per le lunghe soste in pronto soccorso che superano di gran lunga le otto ore ipotizzate dalla normativa.
Indubbiamente è una rappresentazione sconfortante e preoccupante quella dell’Agenas che – è bene ricordare – fa capo al Ministero della Salute.
La regione Campania, anche in questo campo è capofila, visto che dei 12 ospedali peggiori censiti dall’Agenas, ben quattro sono della Campania e cioè:
Ospedale Ruggi di Salerno, Ospedale S.Anna di Caserta, Ospedale S. Pio di Benevento e Ospedale Vanvitelli di Napoli!
Una prima amara riflessione: quattro province della Campania su cinque annoverano ospedali non funzionanti, con gravi criticità e indubitabili negativi riflessi sull’assistenza sanitaria, penalizzando i cittadini campani.
Ne consegue che i dati Agenas confermano quanto da molto tempo sosteniamo purtroppo inascoltati: la politica sanitaria della Regione Campania è allo sbando e il presidente De Luca dovrebbe prenderne atto piuttosto che scaricare colpe sul ministero, prima sul ministro Speranza e oggi sul ministro Schillaci. I miracoli che tante volte nelle sue apparizioni solitarie in TV ha sbandierato, sono solo inutili chiacchiere, le promesse di grandi iniziative in materia sanitaria sono rimaste solo chimere durante i suoi otto anni di governo della regione Campania.
Il presidente De Luca è riuscito a imporre ai cittadini campani un radicale cambio di mentalità: le cure cui sottoporsi possono essere organizzate solo per pochi giorni al mese poi… liste di attesa o emigrazione sanitaria.
A chi oggi si rammarica per la situazione del S.Pio, uno dei quattro ospedali citati dallo studio Agenas, oso con rispetto ma anche con fermezza ricordare che la funzione di sindaco del capoluogo sannita nonché di presidente della Conferenza dei sindaci del Sannio, imponeva già da molto tempo un intervento deciso, solo oggi il sindaco di Benevento dichiara di aver chiesto un incontro urgente al governatore De Luca al quale richiedere precisi impegni sul S.Pio.
Anche stavolta si darà ampia risonanza agli impegni inevasi che puntualmente diventano promesse?
Chi oggi polemizza per i dati Agenas dovrebbe, in nome dei cittadini campani, chiedere non un incontro e impegni, ma il coinvolgimento, senza barriere ideologiche, di tutti i rappresentanti istituzionali della Regione Campania affinché vengano trovate immediate soluzioni che coinvolgano anche l’assistenza sanitaria territoriale ormai da troppo tempo in agonia.
La salute dei cittadini prescinde da ogni interesse interesse elettorale, se il fallimento della assistenza sanitaria della regione Campania è già in atto si arrivi anche al commissariamento”.