Un concerto in bilico tra passato e futuro, che rafforzi la capacità di intessere una rete culturale che metta in collegamento le migliori energie culturali del territorio.
Si terrà martedì 30 maggio alle ore 19, al Palazzo Ruggi D’Aragona – sede della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio (via Tasso 46) a Salerno–il concerto “Tra passato e futuro”(ingresso gratuito), organizzato dalla Fondazione della Comunità Salernitana e che avrà come protagonisti gli allievi del conservatorio “Giuseppe Martucci” di Salerno. Il duo percussioni, composto da Giuseppe Albertini e Alessandro Ceglia, eseguirà musiche di Trevino, Glassock, Schmitt e Koshinski.
Il concerto farà da corollario alla mostra“Salerno1900-1930. Immagini di una trasformazione urbana” – ideata e organizzata dal Museo didattico della Fotografia (MuDiF) – incentrata sul recupero dell’archivio fotografico di Michele De Angelis e visitabile fino al prossimo 31 maggio (dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle 17, ingresso gratuito).
“L’idea di un’esposizione che metta in mostra il volto di una Salerno che non c’è più mi ha molto affascinato – ha spiegato Antonia Autuori, presidente della Fondazione della Comunità Salernitana–L’evento musicale che accompagna la mostra, organizzato in collaborazione con il Conservatorio Martucci diretto da Fulvio Maffia, ha un duplice obiettivo: aprire gli spazi della Soprintendenza facendoli vivere anche nel tardo pomeriggio e consentire agli allievi del Conservatorio di esibirsi in una location d’eccezione invitandoli, nel contempo, a fare un lavoro di ricerca per individuare un programma musicale in linea con il periodo storico su cui si focalizza la mostra”. La presidente Autuori ha, poi, aggiunto: “Il concerto è un dono che la Fondazione fa alla comunità perché siamo fortemente convinti che l’identità delle persone si può rafforzare attraverso lo spirito del dono, che aiuta tutti a migliorare noi stessi e gli altri”.
“Il concerto è un’occasione per mettere in campo le migliori energie culturali del territorio in uno sforzo sinergico che pone a confronto due espressioni artistiche che concorrono a valorizzare e conservare la memoria storica – ha sottolineato Rosario Petrosino, direttore del MuDiF e del Laboratorio di Restauro de ILDIDRAMMO – Tra gli obiettivi del MuDiF c’è anche la volontà di intrecciare una collaborazione proficua con le associazioni e gli enti culturali del territorio per tessere una narrazione condivisa della nostra storia, che ci consentirà anche di salvaguardare il nostro ricco patrimonio artistico e paesaggistico”.
La mostra “Salerno 1900-1930. Immagini di una trasformazione urbana” si snoda attraverso quattro sezioni –Le radici della città; Il mare e la città; La città si trasforma; Il fotoamatore– e propone90 fotografie: solo una parte del ricco fondo fotografico recuperato e composto, in tutto, da2.047 fototipi che costituiscono una preziosa testimonianza storica in quanto documentano, in maniera tangibile, gli articolati ed eterogenei interventi (a committenza sia pubblica, sia privata) che Michele De Angelis, ingegnere di professione e fotografo per passione, progetta e realizza, anche in collaborazione con altri tecnici, in un periodo compreso tra gli ultimi anni dell’Ottocento e il 1939. De Angelis partecipa fattivamente alla costruzione della Salerno moderna, progettando, tra gli altri, il lungomare, gli edifici scolastici Tasso e Barra, i Magazzini Generali al Molo Manfredi e il Teatro Luciani. Con le sue foto documenta non solo la graduale trasformazione urbanistica, ma anche momenti di quotidianità della vita della città come l’attività dei lustrascarpe, i bambini che giocano, i bagnanti.
L’iniziativa – ideata e organizzata dal Museo didattico della Fotografia (MuDiF)che è nato dalla gemmazione dell’associazione di promozione sociale IL DIDRAMMO APS – è stata realizzata con il contributo della Regione Campania – Direzione Generale Governo del Territorio (L. R. 19/2019 per la “Promozione della Qualità dell’Architettura in Campania”),Archivi di architettura moderna e contemporanea, in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Campania, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino e CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino.
Gode, inoltre, del patrocinio della Provincia di Salerno, del Comune di Salerno, del Comune di Sarno, del Centro Universitario per i Beni Culturali di Ravello, della Società Salernitana di Storia Patria, dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Salerno e della Fondazione della Comunità Salernitana.