Tabaccherie nel mirino i bande molto probabilmente provenienti da province limitrofe. È allarme sicurezza dopo la recrudescenza dei colpi in Irpinia. Nell’ultimo mese sono diverse le segnalazioni che arrivano dalle forze dell’ordine. Le ultime due sono giunte nella scorsa notta con il colpo messo a segno a Roccabascerana e il danneggiamento di una tabaccheria a Serino. Quest’ultimo episodio ha fatto scattare l’allarme visto che nel corso del sopralluogo eseguito nei pressi della rivendita, i Carabinieri hanno rinvenuto dei bossoli.
L’escalation di colpi ha anche creato allarme soprattutto per le modalità, con i malviventi che non mostrano nessun timore nei confronti sia delle vittime, sia di chi è preposto alla sicurezza. La scorsa settimana episodi del genere si sono verificati nel Vallo Di Lauro tra i comuni di Moschiano e Quinidici. Secondo una prima ricostruzione si tratta della stessa banda entrata in azione visto che il modus operandi è stato lo stesso: neutralizzando prima i sistemi di sicurezza con dello spray per poi entrare all’interno delle rivendite. Il bottino – spesso non quantificato – riguarda il futuro di stecche di sigarette, biglietti “Gratta e vinci” e denaro contante. I colpi consentono ai ladri bottini consistenti considerato anche che una stecca di sigarette non costa meno di 50 euro.
Nello studio avviato nei giorni scorsi dalla CGIA (Associazione Artigiani e Piccole Imprese Mestre) ha appurato che i furti o le spaccature all’interno degli esercizi commerciali sono stati infatti 56.782 quelli registrati nel 2021, il 10,8% in più rispetto al 2000, che significano 156 rapine al giorno, 6,5 furti all’ora e 1 ogni 9 minuti.In più, quasi 3 su 4, il 72,3% del totale restano impuniti per un costo economico per gli esercenti che si stima aggirarsi attorno ai 3 mld l’anno. Le regioni dove i malfattori la fanno franca, prosegue lo studio, maggiormente sono Umbria e Marche (entrambe nel 73,8 per cento dei casi), la Campania (79,8 per cento) e, in particolar modo, nel Lazio (81,3 per cento). Le attività più a rischio e storicamente più appetibili per ladri e rapinatori restano comunque gli orafi/gioiellieri, i pellicciai, i tabaccai, i farmacisti e i benzinai.