Il suo destino sembra già scritto, ma Napoli evidentemente (e naturalmente) gli è rimasta dentro. Luciano Spalletti ha confessato, in tempi non sospetti (in sede di presentazione) di aver scelto per completare il proprio tour dell’anima, dopo tantissime esperienze in provincia e poi le grandi metropoli, Roma e Milano, con puntata estera in Russia. E questo tour lo ha completato nel migliore dei modi, conquistando il suo primo Scudetto (in Italia), il terzo per il Napoli dopo 33 anni di attesa. Una risultato storico, da tatuare sulla pelle a futura memoria. E così Spalletti ha accolto il tatuare Valentino Russo per farsi fare due tatuaggi. Su un avambraccio i nomi dei suoi figli: Samuele, Federico e Matilde. Sull’altro, lo Scudetto del Napoli, un tricolore con tanto di logo del club. Per ricordarsi di essere stato Campione e non in una città qualsiasi. Per conservare per l’eternità il più importante risultato sportivo ottenuto finora in carriera. Perché Napoli gli sarà per sempre grata e Spalletti sarà per sempre legato al Napoli. A prescindere.