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Raccontata di recente anche al cinema dal regista Sydney Sibilia, la storia di Enrico, noto a tutti come Erry, Giuseppe e Angelo Frattasio, è la storia di tre fratelli che in un contesto di illegalità diffusa – il Rione Forcella di Napoli – tra gli anni Ottanta e Novanta diedero vita ad un commercio di musicassette contraffatte, fino a diventare “la prima etichetta discografica in Italia”, capace di far arrivare sulle bancarelle le canzoni di Sanremo mentre il Festival era ancora in corso. Condannati dalla giustizia, i fratelli Frattasio hanno scontato la loro pena e oggi vivono nella legalità dedicandosi ad altre attività, pur conservando la passione per la musica.

La vicenda dei fratelli Frattasio offre spunti di riflessione sulla difficoltà di ben incanalare la creatività verso normali processi di sviluppo economico-sociale, in contesti sociali più vulnerabili. Forse, se fossero nati in un contesto di legalità, la loro intuizione si sarebbe potuta indirizzare diversamente, magari anticipando YouTube e Spotify e le più note piattaforme musicali di oggi” spiega Massimo Clemente, direttore dell’Istituto di ricerca su innovazione e servizi per lo sviluppo (Cnr-Iriss) di Napoli, organizzatore di un evento sul fenomeno in programma domani, 25 maggio, alle ore 17, insieme con il Rotary Club di Napoli Est, nel quale si discuterà di un libro sulla vicenda.
Attivi fino al 1977, i fratelli Frattasio, al secolo “Mixed by Erry”, hanno venduto in media 40mila cassette musicali al giorno, con un’attività che si diffuse soprattutto in Europa orientale e in Cina, specie in seguito al cambio del supporto; la pirateria musicale in quegli anni aveva raggiunto dimensioni ragguardevoli. Il 21% del mercato mondiale era costituito da prodotti illegali per un valore di oltre 2,5 miliardi di dollari. Un fenomeno economico-sociale che merita uno studio approfondito anche dal mondo della ricerca” spiega Antonio Coviello, economista del Cnr-Iriss, moderatore del seminario/dibattito. L’autrice Simona Frasca, nella sala conferenze del Cnr-Iriss (in Via G. Sanfelice, 8) dialogherà con i fratelli Frattasio in un dibattito introdotto da Massimo Clemente.