Una folla inquantificabile quella che ha voluto rendere omaggio a Santa Rita, simbolo assoluto dei casi impossibili.
Tra rose, tante donne a piedi scalzi e omaggi al suon di “Viva viva Santa Rita”, in città si rinnova la processione in assoluto più sentita.
Il lungo corteo, partito dalla Chiesa San Francesco Saverio ha sfilato per le strade della città fino ad arrendersi poco prima della tappa di Piazza D’Armi a causa della fitta pioggia. Ma tanto non è bastato per far tornare a casa i fedeli che sono tornati in direzione della Chiesa, nel cuore antico della città, per continuare a pregare in onore della Santa.
“Avellino è da sempre devota alla Santa delle cause impossibili“- ricorda il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, in prima fila con diversi membri della sua giunta, ma anche consiglieri comunali, anche di opposizione, e il Comandante della Polizia Municipale, Michele Arvonio insieme al suo vice Mimmo Sullo.
“La protettrice di tutti quelli che soffrono, ma che non hanno perso la speranza e la fede.
“La protettrice di tutti quelli che soffrono, ma che non hanno perso la speranza e la fede.
Tra rose e novene, le renderemo onore con numerose iniziative”, dice ancora il sindaco di Avellino.
Già dal fine settimana migliaia di fedeli si erano raccolto in fede alla Chiesa di San Francesco Saverio, in vista della processione di questa sera.
“Si tratta di un culto fortemente radicato in città –ha ricordato don Antonio Dente, parroco della chiesa di San Francesco Saverio – che resiste da quasi cento anni in questa chiesa. Prima che fosse realizzata la statua portata tradizionalmente in processione, oggetto del culto dei fedeli era un’altra statua conservata nella chiesa di San Generoso”.