Chi deciderà di ingaggiare Kamil Glik la prossima stagione dovrà avere la pazienza di attendere per vedere il polacco in campo. Il difensore in uscita dal Benevento, in virtù di un contratto che si esaurirà il prossimo 30 giugno, è stato infatti fermato per due turni dal Giudice Sportivo dopo il cartellino rosso rimediato a Perugia.
Un’espulsione incomprensibile per Glik, considerando la già matematica retrocessione della Strega. Il polacco, invece, è stato colto da un eccesso di ira che gli è costato il cartellino rosso sventolato dall’arbitro Dionisi. Direttore di gara, tra l’altro, richiamato da un collaboratore in occasione dell’espulsione, come si evince dalle motivazioni pubblicate sul sito ufficiale della Serie B: “per avere, al 39° del secondo tempo, rivolto agli Ufficiali di gara epiteti offensivi; infrazione rilevata da un Assistente“.
Uno scatto, quello di Glik, arrivato nel momento in cui sono iniziati a piovere in campo petardi dalla curva del Perugia, un gesto che costerà alla società del presidente Santopadre una multa di 7mila euro: “per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato sul terreno e nel recinto di giuoco tre petardi e alcuni fumogeni che costringevano l’Arbitro ad interrompere la gara per circa quattro minuti; sanzione attenuata ex art. 29, comma 1 lett. b) CGS“.
Glik saluta con due turni di squalifica: il motivo del rosso a Perugia
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