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“Mi sorprende constatare, in seguito al mio question time sulle Fonderie Pisano, che la società citi la lunga storia processuale, le ispezioni Arpac e lo studio Spes come elementi che dovrebbero convincere la cittadinanza dell’innocuità delle emissioni che lo stabilimento di Fratte continua a produrre, rendendo irrespirabile l’aria di diversi quartieri di Salerno. Una condizione rilevata dal Codacons, da vari comitati, associazioni e constatabile da chiunque. L’asprezza dei toni utilizzati solo nei miei confronti è incomprensibile, considerato che le preoccupazioni da me espresse sono condivise dai vertici istituzionali della Regione Campania, tanto che lo stesso presidente De Luca, due mesi fa, si è espresso sul tema in modo lapidario: “La Fonderia Pisano deve essere chiusa. Punto. Perché inquina e non fanno nulla per evitare l’inquinamento”. Nota il capogruppo del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano, in risposta al comunicato delle Fonderie Pisano.

“Contrariamente a quanto asserito dalla società, lo scenario ambientale complessivamente delineato dagli accertamenti susseguitesi negli anni rimane tutt’altro che rassicurante per la salute della popolazione e degli stessi operai delle Fonderie. L’azione politica condotta dal Movimento 5 Stelle è sempre stata diretta, in primo luogo, alla salvaguardia della salute dei lavoratori dello stabilimento di via dei Greci, i quali sono i più esposti alle conseguenze nocive delle emissioni. Per queste ragioni sarebbe auspicabile verificare le loro condizioni. Tuttavia – continua – non sottovaluto in alcun modo le legittime preoccupazioni in merito alla conservazione dell’impiego lavorativo. E’ infatti fondamentale garantire agli operai un futuro senza incertezze, salvaguardando i livelli occupazionali”.

“Accolgo senz’altro con piena disponibilità la richiesta della società di fissare un incontro presso il Consiglio regionale. Sono altresì disponibile – conclude Cammarano – a partecipare a un tavolo tecnico, auspicando che venga convocato prevedendo il coinvolgimento dell’Assessore all’ambiente, degli organi regionali competenti e dei rappresentanti delle associazioni ambientaliste del territorio, al fine di trovare una soluzione che possa soddisfare le esigenze di tutti i soggetti coinvolti”.