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“Luci ed ombre ma non cambiamo strada, non cambiamo binario per un treno che potrebbe deragliare”. È l’appello lanciato da Salerno, dalla Cittadella Giudiziaria che ospita oggi e domani il congresso nazionale APEC sulla Riforma Cartabia, il primo presidente emerito della Corte di Cassazione, Giovanni Canzio che ribadisce:

“Sì ai correttivi in corsa, ma veloci verso i cambiamenti  come la digitalizzazione ed il  processo telematico che sono il futuro. Domani il convegno verrà concluso dal vice ministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, ma tra gli interventi di oggi anche quello di Iside Russo, presidente della Corte di Appello di Salerno che ha evidenziato come sia ancora troppo presto per tracciare bilanci ma è già chiaro che il processo di cambiamento deve essere anche culturale e deve investire tutte le componenti”.