Riceviamo e pubblichiamo la nota di Ekoclub Benevento in merito alla situazione dei due fiumi sanniti:
“Benevento, da sempre, è considerata una sorta di Mesopotamia, al centro della Regione Campania e del meridione d’Italia. Nonostante i vari onorevoli e ministri, che si sono alternati e che avrebbero dovuto salvaguardare e migliorare la vita dei sanniti, nessuno si è mai interessato alla manutenzione e valorizzazione di queste due preziose risorse. Qualche volta, i corsi d’acqua, si sono “arrabbiati” e hanno dato vita ad alluvioni devastanti. L’ultimo, in ordine di tempo, quello del 15 ottobre 2015. I fenomeni di alluvioni ed esondazioni venuti ancora una volta alla ribalta, ci riferiamo all’alluvione che ha colpito, in particolare, l’Emilia Romagna; le cause, dell’immane tragedia, sono d’attribuirsi sia al cambiamento climatico sia all’accumulo pluviometrico e, dulcis in fundo, alla massa enorme di tronchi e arbusti che, facendo da “tappo” lungo il letto dei fiumi, hanno favorito l’esondazione.
Ritorniamo a Benevento, i due fiumi, il Sabato famoso per i riti delle streghe e il Calore, per l’uccisione di Manfredi, di quest’ultimo solo il divino poeta se ne accorse, poi non ne ha parlato più nessuno. Osservando le sponde dei fiumi sanniti, si può notare la crescita di una vegetazione tanto incontrollabile quanto pericolosa. Addirittura ci sono alberi che hanno oltre 1° anni e, occupano uno spazio che, in caso digrossamento del fiume, potrebbe diventare più che pericoloso. Siamo certi che il Comune di Benevento, che già “fa acqua” da ogni parte, risponderà a Ekoclub, che la competenza della manutenzione e pulizia dei fiumi non è di sua competenza ma, una telefonata o una PEC agli organi competenti, a partire dalla Regione Campania si potrebbe anche fare”.