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Benevento – Le donne, ma anche agli uomini, in marcia a Pietrelcina indossando il rosa per la lotta contro il tumore al seno. È il messaggio e l’invito lanciato dalla comunità Power of pink del dottor Carlo Iannace, illustre senologo sannita, insieme al Comune di Pietrelcina e a Futuridea. Un invito partito questo pomeriggio dalla Rocca dei Rettori, dove è stata presentata la manifestazione “Una luce per la vita”, in programma domenica 28 maggio nella città di San Pio.

Nella presentazione, tenutasi nella Sala Consiliare della Rocca dei Rettori, è stato definito il programma. Prima sarà celebrata una santa Messa, poi partiranno la marcia e la fiaccolata cheda Parco Colesanti raggiungeranno Piana Romana, dove avrà luogo la benedizione dell’arcivescovo di Benevento, Felice Accrocca. 

Un atto di prevenzione contro il tumore, questo il senso dell’evento fortemente voluto dal senologo Iannace. Ad introdurre la conferenza stampa è stato il presidente della Provincia, Nino Lombardi: “Pietrelcina rappresenta l’emblema della fede. Riguardo il tumore al seno, la prevenzione è fondamentale, non dobbiamo sottovalutare nulla”. Ha preso quindi la parola il sindaco di Pietrelcina, Salvatore Mazzone: “Vogliamo dare il giusto peso a queste tematiche. Il 28 maggio sarà una bellissima giornata. A caratterizzare la  marcia verso Piana Romana saranno luci che vogliono simboleggiare  la speranza. Il nostro è un territorio di pace, di solidarietà e di misericordia. La ricerca è  fondamentale, bisogna investire“.

Fra Daniele Moffa, Vice Parroco di Pietrelcina, ha esortato tutti a non abbandonare la fede: “Occorre vivere nella preghiera, Pietrelcina  è luogo di accoglienza e di consolazione”.

Per Futuridea si è registrato l’intervento del presidente Carmine Nardone che ha voluto esprime gratitudine  a tutti gli operatori  della sanità: “Chi si occupa dell’oncologia ha una straordinaria sensibilità. Dovremmo ricordacene tutti e dovremo far crescere in tutti noi la consapevolezza degli investimenti nella sanità”. Le conclusioni sono spettate al senologo Iannace: “Sarà una giornata intensa, quella del 28. Abbiamo voluto che iniziasse con una Santa Messa per riscoprire la spiritualità. Dobbiamo inoltre  riscoprire la medicina tradizionale e umanizzarla. Dare la possibilità alla persona malata di sentirsi a suo agio in un momento di difficoltà”.