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Sono qui per esprimere la mia solidarietà alla famiglia di Ugo Russo, vedo gli occhi di Sara e di Enzo e penso a mia madre e mio padre. Come per Stefano in queste situazioni è fondamentale mantenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica. Il ruolo dei giornalisti è fondamentale. Spostare il focus sulla criminalizzazione della vittima, della sua famiglia, del suo ambiente diventa un mezzo per distogliere l’attenzione dall’accertamento della verità. Ma ho fiducia che ci sarà giustizia“. Il Comitato Verità e giustizia per Ugo Russo riassume così le parole della senatrice Ilaria Cucchi, che ha avuto un incontro con lo stesso Comitato nell’aula magna della facoltà di Lettere e Filosofia.
In una nota il Comitato sottolinea che “tutti hanno diritto alla verità e alla giustizia, tanto più un ragazzino di quindici anni, anche se chi ha sparato ben quattro volte nella vita indossa una divisa e chi è stato ucciso ha tentato di rapinare un orologio con una pistola giocattolo. Questo principio ha a che fare con la qualità stessa della democrazia in cui viviamo, con la libertà e i diritti di tutti e tutte. E in una Repubblica che ha deciso di abrogare la pena di morte è fondamentale sapere se a Ugo Russo quella notte è stata esercitata una pena di morte senza processo“.
Questa nostra voce collettiva continuerà perciò a levarsi“, aggiunge il Comitato dando appuntamento “sotto al tribunale all’ultima convocazione dell’udienza preliminare, il 23 maggio“.