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La scelta del presidente Vincenzo De Luca di non far partecipare la Regione Campania al tavolo interministeriale previsto per il 18 maggio prossimo sulla brucellosi, è frutto di un atteggiamento autarchico che va a discapito di un comparto fortemente provato dal mancato contenimento della brucellosi bufalina” – è quanto dichiara l’eurodeputato Denis Nesci. 
 
La diffusione della malattia che riguarda le bufale campane, desta molta preoccupazione agli allevatori che, quotidianamente, vivono con il rischio di vedersi azzerato il proprio patrimonio zootecnico. L’inefficacia delle misure di contenimento della brucellosi – sottolinea l’esponente di fratelli d’Italia-Ecr – l’avevo segnalata alla Commissione Europea con apposita interrogazione, per la quale la risposta fu chiara: l’elaborazione e l’attuazione dei programmi obbligatori di eradicazione della brucellosi, spettano alle autorità competenti degli Stati membri, evidenziando che i piani regionali o locali (come quello della regione Campania) non sono specificamente valutati e approvati dalla Commissione, poiché devono operare nell’ambito e in linea con il programma nazionale italiano”. 
 
Dunque – conclude Nesci – è incomprensibile la decisione (disapprovata anche dal suo partito) del Presidente De Luca, di non attivarsi in un percorso di confronto con il Governo, per trovare soluzioni adeguate ad un’annosa questione che sta mettendo in ginocchio un settore fondamentale per l’economia campana”.