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Lo scontro sui parcheggi interrati al Vomero Arenella: spunta il caso dei mercatali. La categoria è uno dei dossier spinosi, nella disputa tra la cooperativa Napoli 2000, appaltatrice dell’opera, e la rete sociale No Box , ostile al progetto di garage privati nel sottosuolo pubblico. Dalla società fanno sapere che “risultano tre mercatali tra i soci, quindi i No Box si mettano d’accordo tra loro”. La precisazione non è un dato secondario. Per i No Box, gli ambulanti sono l’emblema di quest’opera, accusata di portare vantaggi ai privati, a dispetto di sacrifici imposti alla collettività. Anzitutto, ci sarebbe “un danno consistente” per i lavori in via Casale de Bustis, sede del mercato rionale. È uno dei tre stralci del progetto approvato, che include opere compensative. L’amministrazione comunale ha comunicato l’indisponibilità dell’area. Se sia definitiva o temporanea, andrà verificato più in là. Ma i No Box sottolineano come la concessione a Napoli 2000 riguardi anche via Casale De Bustis, insieme a via Tino di Camaino e, unico stralcio ora praticabile, piazza degli Artisti. E che se il cantiere aprisse in uno solo dei tre segmenti approvati, ciò potrebbe innescare altri ricorsi.

In sostanza, ripartirebbe la partita giudiziaria, sinora chiusa con una vittoria di Napoli 2000 al Consiglio di Stato. Se si procedesse, secondo progetto, ai lavori di via Casale De Bustis, si dovrebbe delocalizzare il mercato. L’ipotesi è quella di un transitorio trasferimento nel vicino Parco Mascagna. Soluzione problematica, anche perché occuperebbe uno dei pochi polmoni verdi in zona collinare. Per i No Box, inoltre, esisterebbe “un danno intermedio” ai mercatali, nel caso di cantiere a piazza degli Artisti. I nodi sarebbero: “Massima congestione del traffico a Via Tino di Camaino e piazza degli Artisti; l’unica linea di trasporto urbano pubblico su gomma sarebbe interrotta; andrebbero persi gli 83 posti auto e i 55 posti moto pubblici che sono ora a piazza degli Artisti”. Che i mercatali, come categoria, osteggino l’opera è un fatto. Lo ha ribadito un loro rappresentante, il 2 maggio scorso, nelle audizioni alla quinta municipalità. La cooperativa però evidenzia come, tra gli ambulanti, ci sia chi apprezza l’opera. Al punto da investire nella società, per ottenere uno dei circa 300 box, ad oggi previsti in piazza. Il tutto, in attesa del permesso a costruire. Il via libera all’opera dal Comune di Napoli, ritardato dalla necessità di adeguare il progetto. Di mezzo, infatti, ci si è messa la fitolacca, albero di piazza degli Artisti, su cui è stato posto un vincolo monumentale. Intanto stamane la rete No Box , in presidio fuori al consiglio comunale, ha consegnato una lettera nelle mani del sindaco Manfredi e di molti consiglieri. La missiva è firmata da varie associazioni, in trincea contro la realizzazione di box in tutta la città.

“Numerosi i partecipanti che – afferma una nota della rete sociale – hanno distribuito volantini ai passanti. Hanno manifestato solidarietà e condivisione alla nostra lotta i consiglieri Andreozzi e Clemente che ci hanno assicurato un fattivo impegno per impedire l’approvazione della delibera in cui si prevede la realizzazione di box in Piazza Vittoria, Via Cerlone, Via Guido De Ruggiero oltre alla “presa d’atto” in cui si conferma il proseguimento dell’iter amministrativo per la imminente costruzione di 500 box privati interrati a Piazza degli Artisti, Via Tino di Camaino, Via Casale De Bustis”. Sull’amministrazione, peraltro, pendono le diffide dei No Box.