Ci sono storie che hanno un lieto fine, come quella di Stratega, l’uomo che è stato capace di trasformare il suo vizio – pericoloso – in virtù. Il suo racconto può essere da esempio infatti per tante persone che lottano con le dipendenze. Prima lo chiamavano Giuseppe, così è stato registrato all’anagrafe, ma oggi tutti lo conoscono come Stratega, o più precisamente strategaofficial sui social, con oltre 216 mila follower su Instagram tanto da essere riconosciuto fra i tipster più famosi e talentuosi d’Italia.
Il vecchio Giuseppe tuttavia non ha un passato tutto rose e fiori, anzi: affetto da ludopatia, o da disturbo da gioco d’azzardo stava quasi mandando a rotoli la sua vita. «Non è stato facile superare questa dipendenza e trasformarla in qualcosa di buono- ha raccontato-. Poi mi sono reso conto che potevo davvero rovinare non solo la mia vita, ma anche quella della mia famiglia. Ed era un rischio che non potevo più correre».
Così il vecchio Giuseppe ha provato a uscire dal tunnel della ludopatia cambiando radicalmente la sua vita: ha lavorato su se stesso riuscendo a trovare un compromesso e trasformando quella dipendenza in studio e applicazione. Giocando così moderatamente e gestendo la sua pulsione verso le scommesse, ha deciso invece di investire sulla parte teorica della sua passione condividendola sui social e aprendo veri e propri dibattiti sui pronostici delle varie partite di calcio. Così facendo col tempo ha costruito un pubblico numeroso di affezionati con cui condivide quotidianamente i suoi studi e le sue strategie, tanto che note agenzie di scommesse internazionali negli anni gli hanno chiesto collaborazioni pagate fior di milioni.
Così d’un tratto tutto è cambiato: «Mi hanno contattato improvvisamente i più grandi brand del settore – ha svelato Stratega – e hanno voluto farmi un contratto regolare offrendomi tanti soldi. Io oggi lavoro da libero professionista, o meglio da tipster professionista. Il mio lavoro consiste nel proporre i miei pronostici, cosa che amo fare, ai quali affianco la comparazione quote delle agenzie con le quali sono sotto contratto, come concesso dalla legge italiana. È un’attività che mi piace, ma soprattutto che mi regala emozioni perché l’interazione con il pubblico, il potermi confrontare ogni giorno con le persone che mi seguono e che mi apprezzano per le mie strategie sul calcio, non ha prezzo. Oggi è questa la mia soddisfazione più grande: non mi interessa scommettere soldi, ma essere reputato una persona attendibile per i miei pronostici. Poi chi mi segue sui social lo sa: con il pubblico condivido anche pezzi di vita quotidiana, e questo mi fa sentire vicino alle persone, mi dà forza, mi rende felice. E fortunatamente funziono».
Ora la sua vita è cambiata e il suo equilibrio è ben saldo. Anzi ricorda spesso ai suoi follower che il gioco non arricchisce, e che bisogna sempre giocare con moderazione. E intanto lui è diventato una vera e propria star, un’ icona dei pronostici, tanto da essere invitato in diverse trasmissioni sportive. Divenuto ormai ospite fisso a Delietta Gol, programma televisivo di punta del panorama campano insieme a Emanuele Calaiò, Diego Maradona Jr, Giovanni Francini, Pampa Sosa, Cristiano Santacroce e grandi nomi che hanno scritto la storia del calcio, è richiestissimo anche da televisioni nazionali come Sportitalia e 7Gold e da diverse radio sportive anche per la sua empatia e il modo in cui arriva al pubblico a casa. Il gran bel messaggio che trasmette la storia di Stratega, divenuto ormai un Brand che fattura regolarmente pagando laute tasse nel nostro Paese, è da esempio per molti. Un uomo che come la fenice è rinato dalle proprie ceneri e ha inventato dal nulla il proprio mestiere, venuto fuori da un brutto vizio su cui ha tanto lavorato, oggi trasformato in virtù.