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La pioggia non ha fermato l’entusiasmo ad Atripalda per il Giro D’Italia. Un tempo tutt’altro che primaverile  sulla provincia di Avellino che, tuttavia, non è riuscito a rovinare l’umore di una città in festa da più di un mese. Una festa cominciata – appunto – nella giornata di martedì. Dopo la tappa VenosaLago Laceno che ha visto il successo di Aurelien Paret-Peintre (Ag2R Citroen) ma soprattutto la conquista della maglia rosa da parte di Andreas Leknessund (Team DSM) a discapito di Remco Evenepoel (Pro Cycling Stats). Quest’ultimo caduto che ha faticato a riprendere la via della corsa partita dalla cittadina sulle rive del fiume Sabato. In tema di forfait Valerio Conti (Corratec Selle Italia) dopo la tappa di martedì ha rimediato la rottura del bacino, da qui il ricovero presso il Moscati di Avellino.

 

“La città ha risposto, lo spettacolo è andato avanti. I ciclisti sono abituati a queste avverse condizioni climatiche – afferma il sindaco di Atripalda, Paolo Spagnuolo – Siamo felici di ciò che abbiamo creato. Grande partecipazione anche con il Carovana Party, circa duemila le presenze registrate ma tutta la città si è colorata di rosa in tutto e per tutto”. “Peccato solo per la pioggia – continua – Atripalda è stata rimessa a nuovo per questo grande appuntamento ma non solo. Noi siamo pronti anche per il futuro, l’organizzazione RCS ha apprezzato ciò che ha fatto l’Irpinia: il nostro curriculum oggi parla chiaro”. 

Alle parole del primo cittadino fa eco il presidente della Provincia di Avellino, Rizieri Buonopane: “E’ un vero peccato per la pioggia – dice – L’organizzazione è stata straordinaria al di là di RCS ma soprattutto per l’amministrazione comunale. Le iniziative messe in campo hanno riscosso un grande successo, ripeto peccato per il tempo”. “L’Irpinia è già bella di suo con il Giro d’Italia brilla ancora di più – continua – Era questo l’obiettivo, farne una vetrina. Dopo la tappa di Lago Laceno, la carovana toccherà altri comuni irpini è un modo per mettere in risalto la nostra terra”. “E’ chiaro che non è stato facile visto che l’organizzazione aveva bisogno di alcune necessità dal punto di vista tecnico – conclude Buonopane – Ci siamo riusciti, mi auguro che il discorso si possa riprendere anche il prossimo anno“.