La Giunta Esecutiva della Comunità Montana del Fortore ha approvato una proposta progettuale da sottoporre alla Regione Campania e all’assessore regionale all’Agricoltura Nicola Caputo per la realizzazione di un intervento denominato “Eco Parco del Fortore-Urban Forest. Mettiamo radici per il futuro”.
La Giunta dell’ente montano (presieduta da Zaccaria Spina, con il vice Giuseppe Addabbo e l’assessore Gianfranco Mottola) si è riunita alla presenza del responsabile del servizio Pietro Giallonardo e del presidente del Consiglio generale Giacomo Falcone e ha ripreso, rimodulandola, una vecchia idea di alcuni anni fa che, allo stato, prevede la messa a dimora di ben 60 mila nuove piante su tutto il territorio di competenza. Nel dettaglio, su quasi la metà delle aree investite a verde urbano, si dovrebbe procedere alla sostituzione di piante cosiddette conifere, ormai vetuste, giuste a maturità, con problemi di stabilità anche a seguito di attacchi fungini, neopatie e da agenti patogeni di varia natura, che determinano rischi per l’incolumità pubblica e privata, implicando pure una grossa responsabilità da parte delle Amministrazioni comunali.
Sulla restante metà delle aree investite a verde urbano, è prevista la messa a dimora di ulteriori 30mila piante, sempre di latifoglie, di media dimensione, con l’introduzione di specie arboree da frutto e da fiore, al fine di favorire la maggiore biodiversità negli ambienti urbani. Prevista dal progetto anche la realizzazione di bordure, con l’introduzione di specie vegetali mellifere, delimitate da recinzioni in paletti di castagno e abete. “Si tratta di un progetto pilota – spiega il presidente Zaccaria Spina – per il quale dovrebbe essere impegnata nuova manodopera a tempo determinato per la realizzazione delle attività calendarizzate. Relazione tecnica e proposta progettuale sono state interamente partorite dalla struttura interna della Comunità Montana senza l’ausilio di collaborazioni esterne. Non possiamo che essere fieri di questa straordinaria iniziativa in termini di transizione verde e forestazione urbana che potrebbe interessare gran parte del territorio appositamente destinato della Comunità Montana del Fortore. La Next Generation EU, nell’ambito del PNRR, prevedeva entro la fine del 2022 la messa a dimora di almeno 6 milioni e 600 mila in 14 città metropolitane. Noi non facciamo parte di quel lotto – precisa Spina – ma intendiamo contribuire a modo nostro con un progetto in cui saremo pionieri e, ci auguriamo, da stimolo per altri enti. La nostra ambizione è quella trasformare il Fortore in una delle aree più green in Europa, a partire dal forte incremento del verde all’interno del perimetro urbano, e dalla realizzazione di nuovi polmoni verdi grandi e piccoli, per dare a tutti i cittadini e ai turisti la possibilità di vivere al meglio gli spazi di cui disponiamo. Un progetto che va di pari passo con tutti gli altri strumenti che stiamo mettendo in campo per gettare le basi di una ripresa sostenibile, che metta al centro le politiche ambientali e di innovazione per migliorare ulteriormente la vivibilità delle nostre zone. La messa a dimora di nuove piante – conclude il presidente dell’ente montano – è una delle azioni più efficaci per contrastare i cambiamenti climatici, mitigare l’impatto delle emissioni, depurare l’aria e creare una barriera naturale al rumore, con effetti benefici sulla qualità della vita delle persone e con l’obiettivo di lasciare un territorio più verde e salubre a chi verrà dopo di noi”. L’intervento dovrebbe essere finanziato dalla Regione Campania, e, oltre al grosso impatto salutare che sarà in grado di produrre a lungo termine, può creare nuova occupazione senza contare i ricavi dei vivai da cui verranno acquisite le piante.