Dura nota delle categorie sindacali di Fim, Fiom, Uilm, Uglm sulla situazione di Industria Italiana Autobus e le notizie che si rincorrono circa l’interessamento di alcuni gruppi industriali all’acquisizione.
“Notizie da un lato positive – si legge nella nota stampa- ma che destano anche molta preoccupazione per come il Ministero delle Imprese e del Made in Italy sta gestendo la vertenza”.
Siamo in attesa ormai da mesi della convocazione di un incontro che doveva avvenire a valle della nuova capitalizzazione da parte di Invitalia e di Leonardo e dell’immissione di liquidità utile a far ripartire la produzione.
Operazioni finanziarie andate a buon fine ma che ad oggi non hanno portato alla svolta
attesa, infatti la produzione è ancora di fatto ferma. Al contempo IIA continua a vincere gare e ad aumentare il portafoglio ordini ma diverse municipalizzate clienti stanno, giustamente, chiedendo il rispetto degli accordi e dei tempi di consegna.
Una situazione più volte denunciata dai sindacati al Ministero. Una eventuale vendita o ingresso in società attraverso l’acquisizione di quote deve in ogni caso garantire la natura a trazione pubblica e un piano di sviluppo industriale ed occupazionale atto a creare intorno ad IIA una filiera qualificata e a mantenere la presenza nel sito di Bologna e Flumeri”.
Per questo FIM, FIOM, UILM e Uglm hanno sollecitato il MIMIT per convocare urgentemente
il tavolo di crisi. Lavoratrici e i lavoratori attendono ormai da troppo tempo risposte e certezze per il loro futuro, che fino ad oggi né i vertici aziendali né il Ministero hanno saputo mettere in campo. Non staremo a guardare fallire l’unica azienda, tra l’altro pubblica, di produzione di autobus nel nostro paese, per questo metteremo in campo ogni iniziativa per ottenere le risposte e le garanzie di un futuro industriale ed occupazionale”.