“Tutti possono fare tutto, ma vale anche nella Pubblica Amministrazione? E soprattutto quale sarà il risultato?”
Il punto di domanda di Sebastian Limata (Fi) sui Dottori Agronomi che devono lavorare nei settori di competenza è più che legittima. “Molto spesso ci si è imbattuti in un servizio svolto da chi ha poca competenza nel settore facendo perdere tempo agli operatori, rendendo più complesse le procedure. Tutto questo perché? Semplicemente perché molto spesso non si hanno persone giuste al posto giusto”.
Il problema nasce certamente dalla connotazione data ai concorsi di settore. “È nomale – si domanda Limata – che ad alcuni concorsi possano partecipare persone totalmente estranee a certe materie? Probabilmente sì. Considerata la alta specializzazione che si è avuta negli ultimi anni, nei vari settori da molti giovani e meno giovani, sarebbe opportuno bandire concorsi specifici, come ad esempio gli ispettorati agrari provinciali della regione Campania”.
L’organico è sempre più affannato, i pensionamenti sono stati tanti e molti sono alle porte, e chi gestirà la parte burocratica del territorio in futuro?
“La natura non aspetta, ci sono dei cicli che vanno rispettati è indipendentemente dall’uomo, le colture portano a termine i loro cicli, facendo iniziare un ciclo economico che dà la possibilità a tutti settori successivi di lavorare, quindi il settore primario è fondamentale per tutti! Nel 2019 – ha proseguito Limata – è stato fatto un concorsone che ha dato la possibilità a 10.000 giovani di rimanere sul territorio, cosa lodevole perché il giovane che fa famiglia, è un nucleo economico che fa crescere i piccoli centri urbani che sono ormai verso la strada della desertificazione“.
È giusto che un laureato in giurisprudenza (considerati anche i numeri) abbia l’opportunità di fare il cancelliere ma negli ispettorati agrari chi dovrebbe operare?
“A breve sarà bandito un altro concorso per 5000 posti – ha aggiunto Limata – e credo sia d’obbligo dare voce al settore primario; una delle nostre vere poche risorse e per fare ciò, c’è bisogno di esperti del settore come i dottori Agronomi e Forestali nella pubblica amministrazione, principalmente negli ispettorati agrari e nei comuni; perché l’alta competenza tecnica principalmente estimativa e territoriale, la conoscenza agroalimentare dei prodotti tipici, la commercializzazione, è sviluppo e crescita del territorio, dove inizia un percorso a beneficio di tutti”.
In definitiva, la questione assume maggiore visibilità e risonanza quando c’è un rappresentante locale pronto a combattere per giusta causa: “Si – ha concluso Limata – sottoporrò la questione al nostro onorevole Francesco Maria Rubano che ha già garantito massima attenzione per la vicenda. E’ fondamentale avere un punto di riferimento nazionale pronto a dar voce alle questione che possono riguardare la nostra terra”.