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Il lavoro di Spalletti è riconosciuto da tutti: vedo analogie importanti con il mio Napoli per la forza del gruppo, la compattezza. Noi avevamo punte immense, ma la differenza la fecero tutti gli altri.
Apprezzavo il loro lavoro cosi’ come Spalletti fa col suo gruppo”. Lo ha detto Alberto Bigon, allenatore dello scudetto Napoli del ’90, parlando a Radio anch’io Sport. “Il posticipo della partita con la Salernitana? Secondo me e’ stata fatta una cosa intelligente e giusta, per salvaguardare l’ordine pubblico.
Anche se per me si doveva giocare in contemporanea con Inter-Lazio, ma nel mio calcio si giocava tutti, ma proprio tutti, alle 14.30. Ora comunque – ha concluso – a Udine si aprirà un altro capitolo, anche se il campionato si può chiudere prima di giocare quella partita”. Quanto alla festa, Bigon ha visto ‘misura’ in quella non completata ieri a Napoli. “Rispetto al 1990, le due situazioni sono molto diverse. Noi partimmo da Soccavo, fino al San Paolo attraversavamo due ali di folla con lanci di tonnellate di sale: non era ancora fatta”. Infine una confidenza: “Di come e’ andata ieri sono un po’ dispiaciuto per mio nipote, Albertino: era partito da Bologna per la festa, e’ tornato un po’ deluso: ma si tratta di aspettare solo pochi giorni”.