Napoli – Un protocollo d’intesa per la promozione di azioni in favore degli orfani speciali, i figli di vittime di crimini domestici, è stato siglato tra la Regione Campania e il progetto Respiro.
Il protocollo è stato stipulato dall’assessore alle Politiche Sociali, Lucia Fortini, e da Fedele Salvatore, presidente di Irene 95, ente capofila del progetto Respiro.
Con il supporto della Regione, nei prossimi mesi si metteranno in campo la realizzazione di azioni territoriali di presa in carico degli “orfani speciali” oltre ad azioni di supporto, sostegno, prevenzione, protezione e mappatura che sono previste dal progetto.
“Penso che questo protocollo possa essere veramente d’aiuto agli ambiti territoriali – ha commentato l’assessore Fortini – perché tante volte gli ambiti non hanno a disposizione delle professionalità adeguate per affrontare situazioni molto critiche e particolarmente complesse. Alcune volte gli ambiti territoriali hanno bisogno di una sorta di “copertura”, in questo caso offerta dalla Regione Campania, per sapere che lo strumento che stanno utilizzando è quello giusto. Ci sono cose che possono sembrare piccole di per sé ma poi possono veramente essere di aiuto alle persone, come in questo caso”.
“Grazie all’attenzione e alla sensibilità dell’assessore Fortini questa è una tappa fondamentale del percorso del progetto Respiro – ha detto Salvatore – Finalmente riusciamo a costruire sinergie interistituzionali per un problema molto complesso che ha bisogno di risposte altrettanto complesse. Adesso il primo passo sarà una comunicazione a tutti gli ambiti sociali della regione perché siano allertati su questo tema e possono usufruire di una bella risorsa quale è l’equipe del progetto Respiro. E poi insieme con l’assessore proveremo a rendere interistituzionale questa collaborazione perché finalmente si ginga a delle linee guida condivise sugli orfani speciali e a delle procedure condivise in emergenza, che è uno degli obiettivi fondamentali del progetto”.
Il progetto Respiro intende promuovere un modello di intervento e di cura che possa garantire una risposta efficace per la protezione di bambini e bambine quando si verifica un femminicidio, affinché i più piccoli e i loro familiari non siano più soli, ma vengano accompagnati in un percorso di sostegno.