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Dotare le Municipalità di maggiori poteri, conferire personalità giuridica, consentire bilanci autonomi per la gestione di entrate trasferite e proprie. Ma, soprattutto, assegnare risorse economiche e umane adeguate. Sono questi, in sintesi, i punti principali della proposta di riforma statutaria del Comune di Napoli promossa dall’associazione Felix presieduta da Alessandra Caldoro. “Con la nostra associazione, nata durante l’emergenza covid in difesa delle scuole – ha spiegato Alessandra Caldoro, presidente di Felix – proseguiamo l’attività a sostegno dei cittadini, preoccupandoci, in sinergia con i partiti, di tutelare soprattutto quelli più deboli. E l’idea di rafforzare il ruolo delle Municipalità va esattamente in questa direzione”.

“Questa proposta – sottolinea la vicepresidente di Felix Antonella Esposito – nasce dall’esperienza nell’assessorato alla politiche sociali maturata nella Prima Municipalità, tra il 2011 e il 2016, allorché, ho potuto toccare con mano che, così come strutturato, l’attuale decentramento vanifica qualsiasi sforzo politico. Servono modifiche strutturali”. Per Severino Nappi, capogruppo della Lega in Consiglio regionale “il governo del territorio si realizza a partire dalle Municipalità che devono avere funzioni e risorse certe e determinate. Questo non accade a Napoli dopo decenni di amministrazioni di sinistra che le hanno svuotate privando i cittadini del più diretto ed immediato riferimento istituzionale”. “Non accettabile continuare a considerare le Municipalità poco più di una fastidiosa palla al piede – sottolinea Giorgio Longobardi, consigliere comunale di Fratelli d’Italia – i consiglieri municipali sono i primi riferimenti dei cittadini, quelli più vicino ai loro bisogni quotidiani che spesso, proprio per l’inerzia comunale, rimangono ignorati”.

Chiede di “riempire finalmente di risorse e funzioni questi che oggi appaiono contenitori vuoti”, il consigliere comunale di Forza Italia Salvatore Guangi che ricorda come “le funzioni più importanti per la gestione delle Municipalità sono ancora nelle mani dell’Amministrazione Centrale con buona pace per il cittadino che subisce quotidianamente disservizi mortificanti dalla Municipalità di appartenenza”. “Le Municipalità anno fallito l’obiettivo – afferma Marco Nonno, consigliere regionale di FdI – perché non è mai decollato un vero decentramento, né hanno portato il risparmio effettivo che era alla base dell’accorpamento delle circoscrizioni che poi hanno fatto nascere le Municipalità”. “Senza poteri concreti, personale e risorse – rimarca Luigi Rispoli, della direzione Nazionale di FdI – le Municipalità non hanno nessuna possibilità di incidere e, quindi, non hanno ragione di esistere”. Per Catello Maresca, consigliere comunale già candidato sindaco, “la riforma delle Municipalità è ormai una necessità ineludibile”.