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Lo scaldabagno a gas è un apparecchio la cui funzione è sostanzialmente quella di riscaldare l’acqua dell’impianto idraulico di un edificio; serve quindi a produrre acqua calda sanitaria ovvero l’acqua riscaldata che nelle abitazioni viene utilizzata per l’igiene quotidiana. Come facilmente si intuisce dalla denominazione, uno scaldabagno di questo tipo, diversamente da uno scaldabagno elettrico, funziona servendosi di un gas, come per esempio il metano o il gas propano liquido (GPL).

Scaldabagno e caldaia sono la stessa cosa?

Lo scaldabagno (noto anche come boiler o, più raramente come scaldaacqua) non deve essere confuso con la caldaia; il primo tipo di impianto, infatti, è finalizzato soltanto alla produzione di acqua calda sanitaria, mentre la caldaia ha due scopi: produrre acqua calda sanitaria e riscaldare un edificio (in buona sostanza una caldaia svolge anche la funzione di scaldabagno).

Da quanto sopra riportato si deduce che lo scaldabagno, diversamente dalla caldaia, non è connesso all’impianto di riscaldamento della casa, bensì soltanto al sistema adibito alla produzione di acqua sanitaria. Molto spesso gli scaldabagni sono presenti in quegli edifici, come uffici e abitazioni, in cui è presente un impianto di riscaldamento centralizzato.

Come funziona uno scaldabagno a gas?

Una delle distinzioni che si fanno nel caso degli scaldabagni a gas è quella fra modelli con accumulo e quelli istantanei. Nel primo caso, l’elettrodomestico ha un serbatoio che immagazzina l’acqua per riscaldarla e offre la possibilità di riscaldarla in modo rapido e contemporaneo in vari punti della casa senza che si verifichino sbalzi di temperatura. Nel secondo caso, invece, non c’è la necessità di immagazzinamento dell’acqua; questa viene riscaldata praticamente in modo immediato quando si apre il rubinetto. I modelli più diffusi sono quelli del tipo “istantaneo”. Quelli più moderni consentono di regolare a piacimento la temperatura dell’acqua così da ridurre, nei limiti del possibile, il consumo energetico.

Sul mercato le opzioni disponibili sono davvero numerose e si distinguono sotto vari punti di vista: marca, tipo di funzionamento, potenza, tipo di gas utilizzato, prezzo ecc. A questo link https://www.zetaidraulica.it/scaldabagni/ si possono per esempio visionare diversi modelli di scaldabagni a gas che potranno essere scelti in base alle specifiche esigenze di ognuno.

Scaldabagno a gas: a camera aperta e a camera stagna

Un’altra distinzione relativa agli scaldabagni a gas è quella fra modelli a camera aperta (tipo B) e a camera stagna (tipo C). Vediamo brevemente in cosa differiscono queste due tipologie.

In un modello a camera aperta, lo scaldabagno prende l’aria, necessaria ad alimentare la fiamma, nell’ambiente in cui esso è posizionato. I fumi prodotti vengono successivamente espulsi all’esterno tramite il tubo di scarico; non sempre è consentito installare questo tipo di scaldabagno all’interno di un’abitazione. È un modello che richiede maggiori attenzioni rispetto a quello a camera stagna per quanto riguarda la sicurezza e la ventilazione. Di norma lo si installa all’esterno dell’edificio o comunque in un locale apposito dotato di opportuna ventilazione. I modelli a camera aperta sono mediamente più economici rispetto a quelli a camera stagna.

I modelli a camera stagna funzionano prendendo l’aria all’esterno dell’edificio per poi emettere i fumi di scarico; dal punto di vista della sicurezza sono ovviamente migliori rispetto all’alternativa a camera aperta perché il sistema di aerazione dell’apparecchio non è in contatto con l’ambiente domestico. Può essere installato all’interno (per esempio nel bagno o nella cucina) ma anche all’esterno dell’abitazione.