Non bastano le parole di condanna del sindaco Gianluca Festa rispetto all’escalation di episodi di microcriminalità che nelle ultime settimane si stanno susseguendo in città.
Da un lato avanzano le risse tra i giovanissimi certamente segnale di un allarme anche di disagio delle nuove generazioni, come ha più volte sottolineato il Procuratore della Repubblica di Avellino, Domenico Airoma, ammettendo senza remori che la colpa è di tutti noi. “Dobbiamo aprire gli occhi rispetto a quello che succede. Se c’è disprezzo per la vita è chiaro che questo si ripercuote anche sulla percezione che i giovani hanno del rapporto con gli altri”.
E lo stesso capo della Procura di Avellino di recente, nel corso di una manifestazione in ricordo del Giudice Livatino, ha spornato i giovani a coltivare ideali “E ai ragazzi dico che Livatino insegna che se avete una passione non abbandonatela, se avete un ideale, coltivatelo. Impegno e sacrifici, nella vita, aiutano ad essere migliori. Fatevi scandalizzare da Livatino, dobbiamo temere che la vita non abbia mai fine”.
Ed invece a scandalizzare, oggi, è l‘ennesima notte di violenza che si è registrata in città poco dopo la mezzanotte tra venerdì sabato quando un gruppo di giovani è arrivato alle mani davanti ad un noto locale del centro cittadino. Uno di loro, di 30 anni, è finito in ospedale, mentre continuano le indagini dei Carabinieri di Avellino per indivuduare i responsabili dell’accaduto.
Poche settimane fa, nella notte di Pasqua, teatro di un episodio analogo, un altro luogo della movida cittadina, Viale Italia, dove al netto delle botte da orbi tra coetanei, un altro gruppo di ragazzi si è distinto per essere intervenuto per evitare il peggio.
Hanno fatto ancora più eco le immagini di un gruppo di ragazze che a Via De Conciliis, altro luogo preferito dagli adolescenti, che sono arrivate alle mani sempre per futili motivi, generando la solita indignazione diffusa.
Non solo il malcostume tra gli adolescenti, negli ultimi giorni in città si stanno registrando anche fenomeni di aggressioni e furti a cittadini giovani e non.
Ieri pomeriggio, nella centralissima piazza Kennedy, un 17enne è stato avvicinato da un 20enne romeno che prima con lo ha minacciato e spintonato, poi ha tentato di farsi consegnare del denaro.
La sera precedente un 49enne stavo facendo rientro a casa cammiando lungo via Carducci quando è stato aggredito da un uomo, pare di nazionalità italiana, che si è fatto consegnare denaro e persino gli occhiali da vista che indossava.
Ma sono solo gli ultimi episodi in ordine temporale di un fenomeno che, come detto, preoccupa e non poco. Nessuno si sente più sicuro in quella che prima veniva chiamata un’isola felice.
Nemmeno più in casa propria, come ha sottolineato un medico avellinese vittima di un furto nella propria abitazione. Anche in questo caso solo l’ultimo episodio di un altro allarme sociale che da mesi sta spaventando l’Irpinia tutta, con bande di malviventi che continuano ad agire tra il capoluogo e gli altri comuni, anche quando le persone sono in casa.