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Piantedosi e Minniti, a Napoli non siete i benvenuti”. Tira vento di contestazione per il titolare del Viminale e il suo predecessore nel governo Gentiloni, nel mirino degli antagonisti sul tema dei migranti. I due sono attesi domani alla Stazione Marittima, per il Forum espositivo dei beni confiscati, organizzato dalla Regione Campania. Il programma della manifestazione prevede l’apertura alle 14.30, con una tavola rotonda, dal titolo “La legalità come chiave dello sviluppo”.

Tra gli ospiti, appunto, Minniti e Piantedosi, oltre al governatore Vincenzo De Luca, e al presidente dell’Anci, Antonio De Caro. Ma non sono i beni confiscati a richiamare i contestatori. Dalle 13 è infatti annunciato il presidio di Potere al Popolo e della Rete Antirazzista napoletana, per dire che “Piantedosi e Minniti a Napoli non sono benvenuti – spiega una nota -. L’attuale ministro dell’interno e il suo predecessore condividono lo stesso approccio sul tema dell’immigrazione”. Secondo gli antagonisti, “se Minniti ha consolidato gli accordi con le milizie libiche, che imprigionano e torturano migliaia di esseri umani, Piantedosi continua su questa strada, criminalizzando le Ong”. E adesso, “la recente messa in discussione della protezione speciale è solo l’ultimo atto di una serie di provvedimenti securitari, che hanno avuto come conseguenza l’aumento delle morti in mare, del razzismo, della clandestinità e dello sfruttamento dei migranti”. E a Napoli sale la tensione.