La We’ll Come United ha conquistato, pur se ai playout, una meritata salvezza al termine del campionato di 1a Categoria campana, il primo disputato.
Un progetto importante quello dell’OSA We’ll Come United: la compagine beneventana del presidente Pietro Milano, è la squadra di calcio della Rete di Economia civile Sale della Terra, costituita come esempio di integrazione nel mondo dello sport.
Il club è composto sia da ragazzi beneventani che da migranti accolti nei progetti di accoglienza della Rete dei Piccoli Comuni del Welcome. Da annotare anche la presenza di un ragazzo milanese, Besana, in Campania per gli studi universitari, e poi quella di due ragazzi spagnoli, in città per l’Erasmus. Obiettivo della società è anche quello di investire per quanto possibile in strutture, per creare ulteriori luoghi di aggregazione e crescita, nel rispetto dei valori fondamentali dello sport.
Progetto lungimirante, che di certo ha incontrato tante difficoltà, ma che sul piano sportivo ha iniziato a dare i suoi frutti. Un campionato, quello del We’ll Come, che ha visto la squadra sciorinare sempre un buon calcio, con grande entusiasmo anche e soprattutto nelle difficoltà, in un girone abbastanza difficile, considerando il valore e il blasone delle avversarie. E così, nonostante l’inesperienza di alcuni calciatori (alle loro prime gare importanti) e dopo qualche passo falso di troppo, al termine del playout contro l’Ariano Accadia è arrivata la salvezza, il traguardo minimo prefissato ad inizio torneo. Ad allenare, dopo Leo Martone c’è stato il giovane Stefano Zollo che ha lasciato per motivi personali e, alla fine, ci ha pensato il Prof. Cesare Ventura che, con sapienza e competenza, ha fatto in modo che la squadra approdasse con determinazione alla salvezza.
Tanti i ragazzi interessanti messi in vetrina: i pipelet Carlo Maria Russo (2001) e Giuseppe Galliano (2000). I difensori Pietro Catania (1999) con tecnica eccellente per la categoria e poi i rocciosi Yanes Besana (2002), Christian Boscaino (1999) e Fabrizio Cannata (1997). A centrocampo, il peperino Muharif Danlad (1997), Lorenzo Cardillo (1996) Francesco Pio Briuolo (1999) e l’esterno settepolmoni Christian Diego Mulè (2003), arrivato a campionato in corso. Tra gli attaccanti Omar Bojang (1998) con 10 reti all’attivo, l’ariete Federico Di Grazia (1997) e il talentuoso Mattia Petriella (2003). Ma da annotare anche il buon campionato di Ousman Bojang (1999), Ebou Saine (1998) ed Emilio Maria Verdicchio (2004).
Un gruppo solido, con età media relativamente bassa (confrontandola con la media delle altre in tutti i gironi), che ha sempre giocato con correttezza e determinazione in un campionato molto difficile e performante, considerando che le prime due della classifica hanno certamente speso tanto per allestire formazioni che, sul campo, non hanno dimostrato una almeno presunta superiorità, se non nel bagaglio tecnico individuale di qualche singolo.
E, in attesa della conclusione “ufficiale” della stagione, la compagine presieduta dall’attivissimo Pietro Milano è già all’opera sottotraccia per programmare le linee guida del prossimo campionato. Obiettivo sarà, ovviamente, quello di migliorare la posizione in classifica di quest’anno, insistendo sui giovani e provando a portare in giallonero qualche altro talento e poi chissà: sognare, in fondo, non costa nulla!