“Il rinvio a giudizio degli otto appartenenti al campo Rom di Caivano (Napoli) protagonisti di una serie di reati e delitti ambientali di enorme allarme sociale, è il giusto seguito alle brillanti iniziative dell’autorità giudiziaria e dei carabinieri di Caivano. Ai magistrati del tribunale di Napoli Nord e alla compagnia dei carabinieri di Caivano, va il mio plauso per aver, con grande professionalità, iniziato un’attività di indagine delicata, culminata con il rinvio a giudizio di soggetti macchiatisi di una pluralità di reati gravissimi”. Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega ai Rapporti con il Parlamento Giuseppina Castiello che più volte, nei mesi scorsi, aveva richiamato l’attenzione sul tema sicurezza nel territorio di Caivano.
A detta di Castiello, “l’attività illecita e delittuosa posta in essere dagli otto indagati, inchiodati anche da prove raccolte con l’impiego di moderni supporti tecnologici, ha impattato grandemente sulla qualità della vita dei cittadini ricadenti nell’area limitrofa al citato campo rom e comportato, per conseguenza, un’altra serie effetti socialmente devastanti tra i quali si segnala quello della dispersione scolastica. Fermo restando le garanzie costituzionali mi auguro che se confermati in sede processuale i reati contestati siano puniti come meritano – ha aggiunto il sottosegretario – Poter contare sulla presenza operativa ed efficace delle forze dell’ordine, il riferimento specifico è alla compagnia di Caivano retta dal capitano Antonio Maria Cavallo, significa avere un antidoto ai fenomeni criminogeni, prezioso e imprescindibile”