“Stiamo lavorando per realizzare una rivoluzione nella sanità campana, entro quest’anno non ci sarà più alcun caso di attese a 6 o 10 mesi o a un anno.
L’obiettivo è quello di svuotare le liste di attesa”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, nel corso di una consueta diretta Facebook.
“Due settimane fa – ha spiegato – abbiamo lanciato l’obiettivo di svuotare completamente le liste di attesa in Campania, cioè essere anche in questo campo la prima Regione d’Italia. Già oggi, se si va in una farmacia qualunque in Campania è possibile collegarsi con l’app ‘Campania in Salute’ e fare la prenotazione non solo nell’Asl di appartenenza, ma nelle Asl e negli ospedali di tutta la Campania, per evitare lunghi tempi di attesa. La prenotazione fatta così consente di conoscere l’ospedale e la struttura più vicina dal punto di vista territoriale e quella più libera. Garantiremo a tutti i cittadini campani di poter avere prestazioni e controlli nei tempi più rapidi possibili”.
“Le visite classificate come urgenti dal medico di famiglia vengono erogate in 48 ore, quelle di media urgenza in 10 giorni – ha aggiunto – Quando parliamo di liste lunghe parliamo di visite programmabili, classificate in questo modo anche dal medico che rilascia la ricevuta. Stiamo lavorando per realizzare davvero una rivoluzione nella sanità campana, tenendo sempre conto che in Campania abbiamo tra i 10 e i 15mila dipendenti in meno rispetto alla media nazionale”.
TURISMO – “Entro un anno parte in piena attività l’aeroporto di Salerno – Costa d’Amalfi che è in gestione a Gesac, la società che gestisce l’aeroporto di Capodichino che ha dimostrato grande capacità manageriale.
Capodichino è l’aeroporto che ha avuto una crescita maggiore nel dopo Covid”.
“Partono investimenti per oltre mezzo miliardo di euro – ha spiegato – Si prolunga la metropolitana di Salerno fino all’aeroporto con 247 milioni di investimento, sono 9 km di nuova metropolitana che affiancherà la linea ferroviaria Salerno- Battipaglia. Si realizzeranno cinque nuove fermate, a nuovo ospedale Ruggi (i tempi della gara scadono il 21 aprile, contiamo di consegnare i lavori per questa estate), seconda fermata scavate case rossa, Pontecagnano centro, Pontecagnano Sant’Antonio e aeroporto”. Per De Luca “si prevedono per il nuovo aeroporto 50 milioni di investimenti ulteriori per la viabilità e altri 250 milioni per interventi di sviluppo delle strutture commerciali e di servizi”.
“E un aeroporto che darà grande respiro anche a Capodichino – ha concluso – nel giro di 3 anni contiamo di avere oltre 3 milioni di viaggiatori. Una rivoluzione per il turismo nel Cilento, nella Costiera amalfitana, per l’area sud in generale.
Attendiamo lo sblocco dei fondi fsc per finanziare le opere di viabilità dei comuni e delle province che non avranno altre risorse”.
STADIO COLLANA – “Lo stadio Collana sarà consegnato alla Regione Campania il 2 maggio”.
“E’ un impianto importantissimo, serve tutto il Vomero decine di società sportive, giovani – ha spiegato – stiamo valutando in queste ore la possibilità di fare come Regione un investimento importante sullo stadio Collana. Faremo un investimento analogo a quello fatto per il San Paolo Maradona. Vorremmo consegnare a Napoli un impianto completamente rifatto”.
“Un risultato estremamente importante” frutto di “un’efficace collaborazione tra Istituzioni”. Così, in una nota di ringraziamento inviata agli inquirenti, il governatore Vincenzo De Luca, definisce l’indagine che ha visto la Regione Campania da una parte e la Procura regionale della Corte dei Conti e la Guardia di Finanza dall’altra, impegnati a fare luce sulla vicenda che ha riguardato lo stadio Collana di Napoli. Una inchiesta diretta dal sostituto procuratore Davide Vitale conclusasi con una sentenza del Consiglio di Stato che, di fatto, ha restituito la struttura all’amministrazione regionale. In base a una convenzione del 23 luglio 2018 alla società Giano Ssd era stato concesso l’utilizzo e la gestione per 15 anni dell’impianto sportivo del Vomero dove, molti anni fa, il Napoli disputava le sue partite di campionato. Tutto in cambio di un canone annuale di 121mila euro per i primi 8 anni incrementati di 50mila euro per i successivi 7, più l’ulteriore obbligo prestazione di effettuare lavoro di riqualificazione per circa 5 milioni di euro. Ma la Procura della Corte dei Conti ha scoperto diverse violazioni: per esempio che la Giano, inizialmente con una maggioranza “non a fini di lucro”, inizialmente composta da illustri protagonisti del mondo sportivo partenopeo come Ciro Ferrara e Fabio Cannavaro, si è poi trasformata in una società la cui maggioranza (95%) era invece riservata a una società di costruzioni chiaramente “a fini di lucro”. Difformità sono emerse nell’assegnazione dei lavori nell’impianto sportivo e individuata, e neutralizzata, anche la condotta di un dirigente regionale il quale, è stato appurato, ha operato in maniera non trasparente come peraltro ha evidenziato lo stesso De Luca che ha fatto riferimento a “condotte non sempre univoche all’interno dell’Amministrazione”.
L’esito dell’inchiesta, ha evidenziato il presidente della Regione, “ha reso possibile all’Ufficio di Gabinetto e al Commissario ad acta nominato di accertare una patente distorsione delle finalità di interesse pubblico sottese alla concessione dell’impianto e di conformare l’azione dell’Amministrazione al ripristino della legittimità e alla restituzione dello stesso a una gestione orientata a finalità sociali”.
GOVERNO – “Noi restiamo concentrati sulle cose concrete, tutto il resto è noia, soprattutto quello che riguarda la politica nel nostro Paese”.
“Restiamo concentrati sulle cose concrete che riguardano le persone fragili, che hanno problemi di salute”, ha sottolineato.
“Siamo ancora in attesa che il Governo nazionale mandi le risorse per le borse di studio per 29mila studenti delle scuole superiori. Abbiamo le graduatorie pronte, la Regione ha fatto tutto il lavoro che andava fatto, le scuole sono pronte, ma il Governo non manda le risorse stanziate per la scuola”.
“La motivazione data al nostro assessore – ha spiegato – è che i conti del ministero dell’Istruzione rischiano di essere pignorati se arrivano risorse dal ministero del Tesoro. Cose da Sant’Uffizio. Sta di fatto che le risorse non arrivano e stiamo aspettando, Regione e 29mila studenti, per erogare le borse di studio”.