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Benevento – Inno di Mameli, inno Ucraino e inno alla Gioia. 

Benevento ha avviato nel modo più solenne l’omaggio all’ambasciatore italiano in Ucraina di origini sannite, Pier Francesco Zazo, che da oggi è cittadino onorario per volontà del Consiglio Comunale.

La cerimonia si è svolta questa mattina a Palazzo Paolo V alla presenza delle istituzioni civili e militari. Il grave conflitto in Ucraina che dura da oltre un anno e che ha sconvolto gli equilibri europei, mettendo angoscia e paura, ha visto sempre all’opera il nostro Rappresentante che dall’Ambasciata a Kiev si è adoperato per la popolazione civile locale, per gli italiani e per cercare un percorso di pace.

Presente il Prefetto Carlo Torlontano, il questore Edgardo Giobbi, il Comandante dei carabinieri Enrico Calandro, il consigliere regionale Luigi Abbate, il presidente della Provincia Nino Lombardi e gran parte del Consiglio Comunale. Il presidente del Consiglio Comunale Renato Parente e il sindaco di Benevento Clemente Mastella hanno presieduto la Cerimonia per il conferimento della cittadinanza.

Mastella ha sottolineato nel suo discorso: “Una guerra in cui la fine è ancora difficile da intravedere, quotidianamente si annota purtroppo la fredda distrazione ed e soprattutto continua nel numero di vittime. Per ogni vittima, uomo, donna o bambino, c’è una storia che non conosciamo. In questi momenti ci siamo sentiti orgogliosi di lei. Non è stato titubante quando con coraggio e abnegazione, con gesti ripetuti di autentico eroismo, ha salvato vite umane in quei giorni successivi all’invasione davvero infernali. Samo orgogliosi di appartenere alla stessa comunità. Lei ha dimostrato che a volte ci può essere una disobbedienza per lo Stato, non allo Stato. La sua mite ostinazione, confortata dai suoi valori, di cui questa nostra terra è ancora testimone, l’ha portata a fare una scelta di cuore  non priva di saggezza. Il suo esempio ci convince di quanto la burocrazia dei messaggi delle circolari che ingolfano le nostre istituzioni e le nostre vite possa essere mandata in soffitta. Se i servitori dello stato si lasciano imbrigliare dalla freddezza dei numeri e non dal calore umano, vince la mediocrità. Abbiamo davanti agli occhi la sua immagine di quei giorni, preoccupata ma serena nel gestire le angosce dei genitori e la innocente apprensione dei bambini. Lei non è stato temerario ma coscienziosamente coraggioso. Lei è autentica testimonianza della bontà quotidiana, generosa, delicata, gratuita e illogica  contrapposta a chi invece tutto calcola e soppesa anteponendo il proprio vantaggio. E’ la bontà dell’uomo verso l’altro uomo”.

Prendendo la parola, l’ambasciatore Zazo ha ringraziato: “Sono molto contento di tornare alle mie origini. Ho girato il mondo. Non mi aspettavo  questo attestato”.

Sul conflitto e sulla linea diplomatica l’ambasciatore ha spiegato: “Noi auspichiamo nella pace. Al momento le posizioni sono opposte. Vorrei essere più ottimista, sono passati quindici mesi ma devo guardare la realtà dei fatti, speriamo che nei prossimi mesi succederà qualcosa. Difficile fare previsioni, quello che noto è una grande determinazione del popolo ucraino. E’ in atto uno scontro frontale tra due visioni contrapposte”.

Zazo si è detto orgoglioso: “Sono fiero della decisione della città di Benevento. Sono nato a Benevento ma ho vissuto sempre a Roma”.