Il Presidente della Provincia Nino Lombardi, d’intesa con il Presidente dell’Organismo di Liquidazione della Samte Domenico Mauro e con le strutture dirigenziali, hanno trasmesso alla Direzione generale del Ciclo Integrato Acque e rifiuti della Regione Campania, all’Ente d’Ambito e alla costituenda Società gestionale Servizi Ambientali SpA, la proposta di trasferimento dell’impiantistica ed il passaggio di cantiere delle maestranze impegnate nel ciclo rifiuti.
Preso atto della volontà espressa con atti deliberativi dall’Ente d’Ambito di non rilevare la Società provinciale Samte e di costituire, al suo posto, la Servizi Ambientali SpA, il Presidente Lombardi nel rispetto degli atti approvati dal Consiglio Provinciale, ha presentato dunque con Mauro la proposta di trasferimento che contempla anche la individuazione della «titolarità ad adottare e gestire le tariffe».
Come si ricorderà, la Provincia, con la Samte, ha lavorato con la supervisione della Regione e d’intesa con l’EDA, per attuare le disposizioni contenute nella Legge regionale n. 14 del 2016 che affida la gestione del ciclo dei rifiuti proprio agli Enti d’Ambito.
Sulla scorta dell’Accordo di Prohgramma sottoscritto il 14 luglio dello scorso anno tra Regione, Provincia ed Ente d’Ambito, era stato individuato il percorso per riavviare il ciclo gestionale dei rifiuti nel Sannio fermo dall’agosto del 2018 dopo il devastante incendio presso lo Stir di Casalduni.
La Provincia, sulla base degli accordi e d’intesa con la Regione ed EDA, aveva provveduto a mettere al loro giusto posto una serie di tasselli in quel mosaico che è la gestione del ciclo rifiuti.
Ora, con la istituzione della Società Servizi Ambientali SpA e la scadenza del 31 marzo prevista da un decreto legge regolante i servizi pubblici economici, si prospetta una nuova fase che richiede ancora una volta la piena cooperazione tra gli Enti pubblici.
L’Accordo del luglio scorso, con l’obiettivo di rinnovare gli impianti dello Stir di Casalduni, prevede lo sgombero dei rifiuti «da riversare in massima parte presso la discarica di Sant’Arcangelo Trimonte da “rimettere in esercizio” per il II lotto e così trattare, nei limiti della capienza, l’ingresso per un triennio di 20.000 tonnellate annue di rifiuti prodotti unicamente dal territorio provinciale di Benevento».
Il Presidente della Provincia Lombardi, commentando l’iniziativa odierna, ha dichiarato: «Abbiamo inteso confermare la piena disponibilità di questa Provincia a cooperare con la Regione e l’Ente d’Ambito per conseguire gli obiettivi preposti di comune accordo finalizzati a riavviare una virtuosa gestione del ciclo dei rifiuti. Siamo impegnati da anni, per senso di responsabilità, ad intervenire comunque nella materia per quanto la competenza non sia più della Provincia sin dal 2016: a tale proposito ricordo che nel corso di questi anni abbiamo anticipato oltre 2 milioni di Euro dal nostro Bilancio per la raccolta del percolato prodotto dalle discariche dismesse. A tale proposito va ribadito che intendiamo recuperare tali ingenti anticipazioni. Ora, dopo la diffida della Regione, abbiamo ottemperato a trasferire l’impiantistica all’Ente d’Ambito secondo gli Accordi siglati. Siamo ancora una volta pienamente disponibili a interrompere la procedura di gara d’appalto in corso per il trasferimento dei rifiuti e la messa in sicurezza della discarica qualora intervenissero atti formali della Regione. In definitiva auspichiamo che la Provincia di Benevento, poiché non competente, non debba più intervenire quale Ente supplente nella gestione del ciclo rifiuti».