“Montefredane è una bellissima comunità: ordinata e graziosa!”
Ha detto Tom Aquino, avvocato penalista che vive a Madison, nel Wisconsin (la sua famiglia proviene da New York) venendo ieri mattina in Municipio accompagnato dalla moglie e suoi due figli”.
Così il sindaco di Montefredane, Ciro Aquino, nell’accogliere Tom e la sua famiglia che si trovano in Italia per un viaggio di piacere, con alloggio a Sorrento, per visitare le bellezze della nostra nazione, ma soprattutto per una passeggiata a Montefredane paese dei propri nonni.
“Il nostro disponibile e preparato “Cicerone”, Armando Bavaro– prosegue il sindaco- ha accolto e mostrato alla famiglia Aquino le bellezze della nostra comunità, spiegando e tentando di ricostruire l’albero genealogico attraverso l’ausilio dei registri anagrafici.
Dunque, il turismo delle radici rappresenta una grande opportunità economica e sociale, ed è un progetto che intendiamo realizzare anche attraverso le opportunità del Pnrr.
Per le piccole comunità delle aree interne è vitale sviluppare relazioni ed intavolare opportunità di visite e soggiorni”.
L’Amministrazione comunale di Montefredane ha partecipato all’avviso pubblico – Bando delle idee “TURISMO DELLE RADICI”.PNRR, Missione 1 Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Componente 3 Turismo e Cultura 4.0 (M1C3), Misura 2 Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale, Investimento 2.1: Attrattivita’ dei Borghi.
“Siamo impegnati -dice ancora il sindaco- ad organizzare un’offerta turistica che coniuga alla proposta di beni e servizi locali anche la conoscenza della storia familiare e della cultura d’origine degli italiani residenti all’estero. Non rimaniamo nulla di intentato, ma assumiamo ogni iniziativa possibile per far crescere e sviluppare degnamente Montefredane”.
Sullo sfondo il sindacoricorda che anche quest’anno, il giorno 2 aprile 2023, nonché domenica delle palme, alle ore 11:00, aspetta i bambini “insieme alle vostre famiglie, davanti al Municipio per donarvi le uova di Pasqua e scambiare un ramoscello d’ulivo.
Si tratta di un piccolo gesto per rinnovare, anche attraverso il simbolo pasquale, i valori della pace e della serenità e mantenere intatti, nella nostra comunità, i buoni propositi della solidarietà e dalla coesione sociale.
Vogliamo prepararci degnamente alla celebrazione della Pasqua in un tempo, quello che ci è stato dato da vivere, dominato ancora dalla guerra e dalle diverse forme di cattiveria umana”.