Durazzano (Bn) – I giorni successivi al trionfo sono, probabilmente, quelli più belli perchè il risultato acquisito prende forma, la consapevolezza del percorso fatto diventa maggiore. Quel senso di piacere aumenta e la festa è ancora più sentita. Durazzano si è risvegliata con il profumo della vittoria del campionato. Certo, si tratta di una piazza che ha vissuto storie importanti all’epoca dell’Alba Sannio di Sandro Crisci, quindi per certi versi abituata, ma il salto dalla Terza alla Seconda categoria ha un valore che non deve essere sottostimato. Vincere non è mai facile, in qualsiasi categoria, e non lo è quando si ha a che fare con altre realtà blasonate e di qualità, come il San Giorgio del Sannio, altra società ambiziosa e dal passato pesante.
Il sodalizio del presidente Di Nuzzo ha saputo ricompattarsi dopo un’estate di poche certezze e di isolamento. Il giovano dirigente si è rimboccato le maniche pur di mantenere il calcio a Durazzano e lo ha fatto sapendo le difficoltà e conoscendo anche gli strumenti per la conservazione del progetto nel tempo attraverso i risultati sul campo.
Una stagione difficile per i durazzanesi, la pressione del San Giorgio è stata costante. Non poteva che essere lo scontro diretto il giudice della promozione e quello è andato a favore del Durazzano che ha certificato la sua superiorità.
Riparte una nuova storia sportiva in un centro che ha fame di calcio, che, forse, non avrà più il potere economico di prima ma ha le idee per puntare in alto. Idee che, lo spera Di Nuzzo in primis, potrebbero coinvolgere tante altre persone per sostenerlo e rivivere un nuovo sogno sportivo.