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È uno sguardo al futuro quello che potranno compiere gli studenti del Profagri di Salerno grazie alla nascita della Vertical Farm, l’innovativa struttura che rappresenta una rivoluzione nel settore agricolo perché al tradizionale e classico utilizzo intensivo del terreno offre la possibilità di produrre in ambiente in door, verticale, attraverso particolari bancali disposti in altezza (in senso verticale), da cui il nome di vertical farm. L’agricoltura verticale potrebbe risolvere molti problemi di oggi, a partire dal risparmio di terra, ridottissimo consumo di acqua.

L’iniziativa verrà presentata mercoledì 29 marzo alle ore 10:30 in una conferenza stampa che si terrà presso la sede del Profagri di Salerno, Istituto Professionale Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale, in via delle Calabrie, n.63, Salerno. Dopo i saluti del dirigente scolastico Alessandro Turchi e del direttore dell’azienda Profagri, la professoressa Rossella Robusto, sono previsti gli interventi di Michele Buonomo, della segreteria nazionale di Legambiente, Antonio Costantino, presidente provinciale di Confagricoltura Salerno, Luca Sgroia, preside CRAA Improsta, Franco Alfieri, presidente provincia di Salerno, il consigliere regionale Franco Picarone, presidente commissione Bilancio Regione Campania. Il progetto ha il principale scopo di fornire agli studenti una vera e propria realtà aziendale di produzione in “vertical”, cui si associa un percorso formativo nel campo delle nuove tecnologie del settore agricolo guardando alla sostenibilità.

La priorità è formare gli studenti alla progettazione ed organizzazione delle filiere agroalimentari anche in piccoli spazi, ottimizzando l’efficienza degli input agronomici e delle risorse impiegate. Il nuovo modello di agricoltura innovativa e multifunzionale richiede competenze tecnico – pratiche sempre più specifiche e soprattutto adeguate alle nuove tecnologie applicate al comparto agro-alimentare, più efficienti e soprattutto sostenibili. L’attività pratica, infatti, all’interno della farm, consentirà la conoscenza e l’utilizzo degli strumenti tecnologici di gestione ed organizzazione delle produzioni, diminuendo gli sprechi e massimizzando le risorse. Tra le colture messe a dimora: lattuga, rucola, basilico, prezzemolo, erbe aromatiche, bietola.