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“Il problema principale è che il servizio svolto prima già era stato pagato dalle società che costituivano il servizio, quindi la domanda sorge spontanea: perché i cittadini devono pagare altri soldi per costituire un’altra società che svolge la stessa mansione? Questa è una vicenda delicatissima perché significa che la politica è arrivata ad un livello di contrapposizione tale da avere una struttura pubblica per la raccolta e gestione rifiuti, ed ora vogliono spendere altri soldi per realizzare un’altra società che svolge lo stesso servizio. Questa è la prova di una contrapposizione micidiale della politica senza nessuna prospettiva se non quella dello scontro “ – queste le parole del sindacalista UIL, Michele Caso, il quale analizza la vicenda Rifiuti dopo il parere espresso dal consiglio d’Ambito nella giornata di venerdì 24 Marzo -. “ Ognuno vuole primeggiare rispetto agli altri – continua – oppure ognuno pensa di tenere in mano la società pubblica. L’ATO vuole la sua società, la Provincia altrettanto, per poi continuarne a fare non una gestione aziendale ma clientelare. Non si spiegherebbe diversamente la vicenda“.

Caso spiega il motivo della preoccupazione. “ Noi siamo preoccupati che il contenimento dei costi, a cui tutti mirano, alla fine si vada a scaricare sull’anello più debole, il quale, come ci ha insegnato la storia, è con appalti e sub appalti previsti nelle gare, o addirittura con il restringimento delle condizioni di lavoro, che è stato uno dei motivi di confronto con il sindaco di Avellino all’interno del consiglio comunale. Le condizioni di lavoro sono garantite non dalle dichiarazioni di principio ma dall’economicità, dalla gestione finanziaria, dal sistema organizzativo, dalla tutela dell’ambiente e dei diritti “.

I lavoratori restano fermi sempre sulle stesse posizioni. “ Siamo contrari all’istituzione della nuova società perché ci sono molti punti deboli. Io vorrei che le persone si appassionassero meno a quello che succede ed utilizzassero questo tempo per rimettere insieme i cocci, in quanto ci sono ancora troppe contraddizioni. Speriamo, in questi ultimi tre giorni, che ci sia una decisione unanime che salvi il patrimonio sociale ed economico di questa società pubblica per poi trasferirlo al nuovo soggetto “.

“ Noi continueremo con il nostro stato d’agitazione – commenta il sindacalista UIL – perché tutto poi dipenderà dai passi successivi. Da quello che mi è sembrato di capire l’ATO va avanti per la sua strada ma la Provincia non può fare la stessa cosa, quindi dovrà far fallire il tentativo di costituzione della società. Se così non fosse ne vedremo delle belle perché ci sarà uno scontro e, tra l’altro, bisognerà attendere anche il parere della Corte dei Conti “.

“ Sarà una settimana di passione – conclude Caso – termine appropriato considerando il periodo pasquale “.