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Napoli – Il deputato di Alleanza Verdi – Sinistra Francesco Emilio Borrelli, si è recato con una delegazione di insegnanti composta da Elena Marini e Ida Somma e con la responsabile di Europa Verde Marilena Schiano Lo Moriello a Castellammare in visita all’insegnante del liceo Plinio Seniore di Castellammare di Stabia, Lucia Celotto, schiaffeggiata e picchiata dalla madre di una sua alunna “sembrerebbe a causa di un voto basso assegnato alla figlia.
Dopo aver girato tutta la scuola ed essere riuscita ad arrivare fino alla classe dove la professoressa Celotto stava tenendo lezione, la donna ha dapprima insultato la docente colpendola poi ripetutamente”.
“La scuola dovrebbe essere il luogo più sicuro per tutti.
Alunni, famiglie e lavoratori. Non è accettabile – spiega Borrelli – che una docente resti vittima di un vero e proprio raid restando da sola in balìa dei suoi aggressori senza che nessuno intervenga per fermarli. Una storia allucinante che porterò all’attenzione del Parlamento attraverso un’interrogazione al ministro dell’Istruzione Valditara. Bisogna chiarire diversi aspetti di questa vicenda: come è stato possibile che un gruppo di persone esterne alla scuola abbia avuto così semplicemente accesso alla struttura tra l’altro in pieno orario di lezione? Come mai nessuno è intervenuto a difesa dell’insegnante e nessuno l’ha accompagnata a medicarsi dopo l’aggressione, facendola addirittura uscire da una porta secondaria? Come mai nessuno ha chiamato le forze dell’ordine per denunciare l’episodio e per farle intervenire mentre era in corso l’aggressione? Perché non è stato chiamato il 118 per soccorrere la docente?”.
“Sono ancora scossa per l’accaduto – ha dichiarato Lucia Celotto nel corso dell’incontro con Borrelli, secondo quanto riferito dal parlamentare – e ho ancora paura, così come le mie colleghe per quella che si è rivelata essere una spedizione punitiva vera e propria ad opera della madre di una mia studentessa insieme ad altre persone. Nessuno è intervenuto, se non le mie studentesse al termine dell’aggressione. Ho saputo che la nonna della ragazza mi attendeva all’esterno dell’uscita secondaria mentre la madre prima di colpirmi è riuscita ad attraversare l’intera scuola senza che nessuno la fermasse. Non sentirsi sicuri all’interno di una scuola è qualcosa di inaccettabile”.
“Organizzeremo una manifestazione pubblica di solidarietà per la nostra collega – hanno dichiarato le insegnanti Elena Marini e Ida Somma – invitando i dirigenti scolastici dei vari istituti della città a farsi parte dirigente per questa iniziativa. Inviteremo anche il ministro Valditara a partecipare affinchè sia al nostro fianco nel chiedere più sicurezza sui luoghi di lavoro, in primis nelle scuole, e contro ogni atto di violenza”.