Box interrati al Vomero-Arenella, alla Quinta Municipalità proposto un ordine del giorno per bloccare il cantiere. Il documento verrà discusso e messo ai voti domani, nella commissione Lavori Pubblici. In caso di approvazione, dovrà essere votato dal consiglio municipale. I commissari promotori vogliono chiedere all’amministrazione comunale di fermare l’attuazione del progetto, già disposta in seguito a sentenze favorevoli dei giudici amministrativi. In prospettiva, la richiesta è di rivedere l’intera politica della mobilità cittadina, in senso sostenibile. Il documento, ancora da limare, è frutto di un’ampia discussione, avvenuta in diverse sedute di commissione. Tra le righe affiora una serie di preoccupazioni, legate alla realizzazione dei box in piazza degli Artisti.
L’opera è da alcuni considerata “altamente invasiva, concepita per consentire a pochi cittadini di godere a proprio esclusivo vantaggio, e per un tempo di 99 anni, di un box auto in virtù di un ‘discutibile’ vincolo di pertinenzialità che sarebbe realizzata anche per chi è domiciliato a due chilometri di distanza”. Dubbi sorgono “circa la effettiva durata dei lavori stimata in soli 2 anni e mezzo”, ipotizzando tempi ben più lunghi. Inoltre, timori emergono per la presenza del cantiere, in un’area già messa in ginocchio dagli ingorghi: per asportare “il solo terreno scavato del primo stralcio funzionale di P.zza degli Artisti (circa 125000 mc), si stima che saranno necessari circa 10000 viaggi eseguiti da camion (scarichi e carichi)”. C’è poi chi teme “la ‘tombatura’ delle tre aiuole di Piazza degli Artisti così come prevista da progetto, con lo scavo di circa 125000 mc di terreno fino a -18 metri e la sua
sostituzione con una struttura di cemento armato di 4 piani per ospitare i box privati”.
Secondo qualcuno, potrebbe determinare “uno stravolgimento dell’assetto idrogeologico di piazza degli Artisti e di via Tino di Camaino con potenziali rischi per i fabbricati circostanti”. “Mi auguro – dice il consigliere Paolo Pace (rete Per), componente della commissione municipale – che il documento venga approvato all’unanimità. E una volta portato in consiglio, dovrà emergere la volontà politica di ciascun gruppo e ciascun consigliere. La municipalità deve necessariamente far conoscere ai cittadini qual è il proprio pensiero su questo tema”. Se l’ordine del giorno arrivasse in consiglio, Pace annuncia voto favorevole.
“In tal caso – aggiunge – si chiederebbe al sindaco un ripensamento su questa decisione, laddove ci fossero spiragli legali. Si parla di una scelta fatta 20-25 anni fa, quando c’era una visione del mondo diversa da quella attuale. A parole, oggi la politica vuole che il mondo sia sempre più green ed ecosostenibile, ma poi tornano d’attualità vecchi progetti”. Intanto la rete sociale No Box, in trincea contro l’opera, considera “un primo importante successo” il rinvio in commissione comunale Infrastrutture della delibera sul Piano parcheggi. L’atto della giunta Manfredi ha subito ieri uno stop, per il mancato accordo nella maggioranza. “La lotta intrapresa da diversi anni – afferma una nota dei No Box, stamane in volantinaggio a piazza degli Artisti -, ha evidentemente fatto nascere qualche dubbio in chi dovrà decidere. Noi stiamo preparando una grande assemblea pubblica per la seconda metà di aprile”. Nel frattempo, i No Box stanno “per inviare una lettera diffida a tutti i consiglieri comunali, invitandoli a desistere dall’approvazione di tale progetto, pena nostre azioni legali successive”.