Mentre il Napoli fa faville e continua a dominare il campionato con ben 19 punti di vantaggio dalla seconda riempiendo gli occhi con la bellezza dello spettacolo e il cuore con lo straordinario successo senza precedenti nella storia del calcio, c’è la Juventus che prova sempre a rubare la scena. E no, non con affari propriamente di campo; piuttosto con roba vista sul campo ma che per molti ormai non ha nulla a che fare con lo sport. Perché secondo il web quando si tratta della Vecchia Signora cambia anche il regolamento della Serie A e il Var diventa cieco davanti a chiare immagini. “È tornata la Juve e i suoi aiutini”, commentano in tanti dopo aver visto il tocco di mano tanto discusso di Rabiot nell’azione dell’unico gol segnato dai bianconeri nel derby d’Italia. Errore che vale altri 3 punti.
Nell’epoca del Var l’episodio non va proprio giù ai tanti appassionati di calcio: “Il pallavolista colpisce ancora”, “Nuovo regolamento modificato ad personam: Rabiot può usare le mani anche senza indossare i guanti da portiere”, “Era già successo con la Samp, ora la regola è confermata: se ti chiami Rabiot puoi usare le mani giocando a calcio”, “Quando gioca la Juve vige un altro regolamento: oltre ai portieri anche Rabiot è autorizzato ad usare le mani”, sono solo alcuni dei numerosissimi commenti che invadono le piazze virtuali. La denuncia di Inzaghi dopo il match trova così spazio fra i tanti tifosi che protestano –invano come accade da anni- sui social.
“Speriamo nei tribunali e nella giustizia ordinaria lì dove un calcio corrotto non può nulla”, è il grido di tanti italiani pieni di sdegno. Perché a San Siro non bastano le immagini al Var per sentenziare quello che a molti da casa appare evidente.
E di certo non è il primo episodio della stagione: “Secondo furto di fila col Var e dello stesso giocatore. Incredibile”, nota il web. E mentre in numerosissimi postano le immagini del fallo di mano la protesta si alza anche contro i commentatori sportivi: “C’è ancora chi dice che non hanno immagini chiare? Vergogna”; “È una doppia presa in giro dire che non ci sono le immagini nell’era del Var”; “Di che immagini hanno ancora bisogno? C’è troppo marciume nell’ambiente, tanti dovrebbero andare in carcere insieme alla Juventus”, è lo sfogo del web.
Ma ci sono altri fatti nel post gara che non sono passati inosservati: “Cosa ancora più grave è la risposta di Allegri ai giornalisti di Dazn: ha minacciato di arrabbiarsi intimorendo il povero conduttore, cercando di imboccargli le domande che doveva fare. E le sue uscite di cui nessuno parla non danno una bella immagine del giornalismo e del calcio italiano”; “Avete sentito Acciughina? Si è lamentato delle polemiche, poi gli hanno ricordato la sua polemica con la Salernitana e ha detto che poi ha pagato nelle gare seguenti le lamentele fatte con gli arbitri. Ma davvero fate tutti finta di niente?”, si legge sul web. E il disgusto del popolo social cresce.
“Meno male che dal prossimo anno in Serie A non vedremo più queste porcate”, è il barlume di luce che vedono in lontananza gli appassionati di calcio. Perché con la Juventus in Serie B il pensiero comune delle piazze virtuali è che forse le cose potrebbero cambiare. Ma la legge deve ancora fare il suo corso, prosegue anche l’inchiesta Prisma e gli italiani sperano nella giustizia. Di certo però con questo ennesimo episodio la Juventus non ha guadagnato simpatie. E per i napoletani resta una certezza: “Per fortuna noi siamo più forti di tutto e di tutti”, è l’unica gioia che si affianca allo sdegno. Perché la classifica canta, e intanto la capolista se ne va.