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Nei giorni più caldi per la riorganizzazione del ciclo integrato dei rifiuti, con i dipendenti della provincializzata IrpiniAmbiente verso un nuovo sciopero del servizio raccolta, arriva la prima doccia fredda per il Comune di Avellino.

Al netto delle rosee aspettative del sindaco Gianluca Festa, la Corte dei Conti ha dichiarato inammissibile il parere richiesto dal Comune capoluogo (leggi le motivazioni in allegato, ndr) rispetto alla nascita della nuova società pubblico- privata, la “Grande srl”.

Secondo la Sezione di Controllo della Campania “la richiesta avanzata dal Comune di Avellino è inammissibile, in quanto l’atto trasmesso ai fini del controllo ex art. 5, comma 3, TUSP consiste in una mera proposta di deliberazione consiliare”.

Resta tutta in salita, dunque, la strada avviata lo scorso settembre dal sindaco Festa per dare il ben servito a IrpiniAmbiente e mettersi in proprio. Tra l’altro la condizione di pre-dissesto finanziario dell’Ente comunale rappresenta un altro nodo da scogliere, come più volte denunciato dall’opposizione consiliare.