Una rapina in casa, poi le minacce a due donne e l’aggressione a un bimbo, all’epoca dei fatti di soli 5 anni. Queste le gravi accuse nei confronti di Romualdo Del Mauro, 29 anni di Montesarchio, finito a processo dopo che la Procura della Repubblica di Benevento aveva chiuso le indagini a suo carico e il Pm aveva chiesto al giudice il rinvio a giudizio. L’uomo, sottoposto alla misura cautelare di presentazione alla Pg per questo procedimento, è difeso dall’avvocato Stefano Melisi. Parti civili nel processo due donne, con l’avvocato Valeria Verrusio.
La vicenda è avvenuta a Montesarchio. Il 29enne, si sarebbe introdotto nell’abitazione della donna nell’intento di rubare. La persona offesa, presente in casa, sarebbe stata prima rapinata e aggredita. Come sostenuto dagli inquirenti “immediatamente dopo la sottrazione della somma di denaro contante pari a 45 euro dall’abitazione della donna, il 29enne adoperata violenza nei confronti di quest’ultima, intervenuta per bloccarlo, spingendola contro il muro, facendole battere la testa, per assicurarsi il possesso del denaro sottratto. Con l’aggravante di aver commesso il fatto introducendosi nell’abitazione della persona offesa”.
L’uomo venne denunciato dalla donna e da quel momento in poi iniziò a stalkerizzare la persona offesa e un’altra donna, per far ritirare la denuncia per rapina. Le due donne non acconsentirono per cui lui cominciò a minacciarle. In particolare all’inizio del mese di marzo 2021, nei pressi del Centro Medico Relax di Montesarchio, proferiva nei confronti della persona offesa espressioni del tipo: “Ritirate la denuncia altrimenti uccido te e tutta la tua famiglia“. Inoltre il 12 marzo, nei pressi degli uffici dell’Asl di Montesarchio continuava a minacciare la donna. L’uomo è accusato anche di lesioni nei confronti di un minore, nipote della donna rapinata, all’epoca dei fatti di soli 5 anni.
Il Gup Pietro Vinetti del Tribunale di Benevento, all’esito dell’udienza di questa mattina, ha deciso per il rinvio a giudizio per l’uomo. Il processo inizierà il 10 novembre davanti al collegio penale presieduto dal dott. Pezza.